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LUGANOAccattonaggio e minacce nel sottopassaggio della stazione

09.11.15 - 06:35
La denuncia di Oreste Pejman: "Lugano non può tollerare una cosa del genere"
tipress
Accattonaggio e minacce nel sottopassaggio della stazione
La denuncia di Oreste Pejman: "Lugano non può tollerare una cosa del genere"

LUGANO - Minacciato nel sottopassaggio della stazione FFS di Lugano. È accaduto a Oreste Pejman (PPD), in un sabato mattina come tanti. Il recente candidato al Consiglio Nazionale per Generazione Giovani, come riferisce il CdT, aveva chiamato la polizia per segnalare la presenza di una donna (secondo lui "rumena") intenta a chiedere la carità con in braccio un neonato. Tutto questo al freddo, tra i passanti.

"Ho avvisato la polizia e in quel momento tre uomini, che erano alle entrate del sottopassaggio e controllavano quindi il territorio, si sono avvicinati a me, uno addirittura con in mano un oggetto metallico, probabilmente un coltello, e con aria minacciosa mi hanno intimato di andarmene", racconta aggiungendo "Lugano non può tollerare che dei neonati vengano sfruttati da organizzazioni criminali sul suo territorio".

Non solo accattonaggio, dunque, ma - probabilmente - vera e propria criminalità organizzata. "I tre uomini – conclude Pejman – hanno poi preso la donna portandola via, prima di farla ritornare all'attività. Nel pomeriggio ho segnalato un caso simile alla polizia, che questa volta è riuscita a bloccare le persone. Gli agenti, dopo aver identificato queste persone, le hanno lasciate andare. I poliziotti mi hanno spiegato che manca una base legale per arrestare queste persone o anche solo multarle".

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