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LOCARNOFatture irregolari all'Ospedale La Carità: vice primario rinviato a giudizio

20.10.15 - 09:49
Decreto d'abbandono per le altre persone inquisite
tipress
Fatture irregolari all'Ospedale La Carità: vice primario rinviato a giudizio
Decreto d'abbandono per le altre persone inquisite

LOCARNO - Un rinvio a giudizio e cinque decreti d'abbandono. È l'esito del procedimento penale relativo a segnalazioni di fatturazioni potenzialmente irregolari avvenute per interventi eseguiti presso il reparto di chirurgia dell'Ospedale La Carità di Locarno, aperto d'ufficio dal Ministero Pubblico nel settembre dello scorso anno. A tale proposito erano state inquisite sei persone: un vice primario, due capi clinica e tre segretarie amministrative.

Nei loro confronti il Sostituto Procuratore Generale Andrea Pagani, titolare dell'incarto, aveva ipotizzato a vario titolo i reati di truffa per mestiere consumata e tentata, nonché di ripetuta falsità in documenti. Questo per aver fatto figurare in diverse occasioni, fra il 2011 e il 2013, la presenza in sala operatoria del vice primario per interventi che invece erano stati eseguiti dai capi clinica.

Ora si segnala che l'inchiesta è giunta a conclusione.

Il vice primario di chirurgia - che nel frattempo ha lasciato l'Ospedale locarnese - è stato rinviato a giudizio dinanzi alle Assise correzionali per i reati appunto di truffa per mestiere consumata (per un ammontare di circa 35 mila franchi) e tentata (per un ammontare di circa 20 mila franchi), e per ripetuta falsità in documenti.

Per ciò che concerne la posizione dei due capi clinica implicati, è stato emesso un Decreto d'abbandono, per assenza di dolo nel loro agire.

Analoga la decisione d'abbandono - già intimata alcuni mesi fa - nei riguardi delle tre segretarie.

Su questa vicenda vi fu anche un'inchiesta condotta dal Procuratore Generale John Noseda che toccava la mancata segnalazione dei fatti alla Magistratura da parte del Consiglio d'amministrazione dell'EOC. Il procedimento si concluse con un decreto d'abbandono nei confronti dei membri di quel Consiglio (cfr. Comunicato del Ministero del 22.09.2014).

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