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BELLINZONA"Gli ho tirato una sberla: ma che provocazioni..."

19.10.15 - 18:16
Il noto rapper Inoki Ness, accusato di avere colpito un minorenne, si difende: "Ho sbagliato. Però mi aveva offeso". E c'è un lieto fine: "Abbiamo fatto pace. Ora realizzeremo un brano insieme"
"Gli ho tirato una sberla: ma che provocazioni..."
Il noto rapper Inoki Ness, accusato di avere colpito un minorenne, si difende: "Ho sbagliato. Però mi aveva offeso". E c'è un lieto fine: "Abbiamo fatto pace. Ora realizzeremo un brano insieme"

BELLINZONA - È finito nell'occhio del ciclone per avere alzato le mani su un minorenne che l'aveva sbeffeggiato pubblicamente. Momento delicato per Inoki Ness, alias Fabiano Ballarin, noto rapper italiano esibitosi sabato scorso in un locale di Bellinzona. Il video del suo gesto ha fatto il giro della rete, suscitando parecchio clamore. Ora è lo stesso artista a raccontare la sua versione. E a prendersi le sue responsabilità. "Ho sbagliato - ammette -, ho ceduto a una provocazione. Non avrei mai dovuto reagire in quel modo e me ne sono pentito subito".

Insulti - Ma c'è un 'però. Di non poco conto. Alla base dell'episodio ci sarebbero continue provocazioni da parte del 16enne di Balerna e di un suo amico maggiorenne che l'avrebbe spronato verso un atteggiamento esagerato. "Tutto è accaduto prima del mio 'live', durante una sessione di freestyle, cioè di rap improvvisato. Purtroppo è un fenomeno che sta degenerando. Questi momenti, al posto di divertire stanno creando un clima di competizione e di sfida che non ha nulla a che fare con la musica. Non è la prima volta che un contest di freestyle finisce male".

L'attimo fatale - Poi il rapper entra nei dettagli. "Mi provocavano da sotto il palco, mi davano del drogato. A un certo punto ho chiesto a quel ragazzo di salire. Si è presentato davanti a me col microfono e con aria arrogante, continuando a offendere. A quel punto ho ceduto, ci sono cascato. Sono stato impulsivo, ero stanco e nervoso. Perché io do l'anima per la musica, mi piace portare un messaggio di pace. Non capivo come mai quel ragazzo volesse deridermi davanti a tutti. E quindi mi è partito uno schiaffo".

Errore umano - Inoki lo definisce poco più di un buffetto. Una sberla che lo zio dà al nipote per farlo calmare. "Purtroppo nel video che circola in rete si vede solo questo dettaglio. E quindi io sembro un manesco cattivo. Ho semplicemente commesso un errore umano. Chiedo scusa. Così come mi sono scusato con tutti la sera stessa".

Discussione accesa - Dopo il fatto, nel bar si scatena una discussione accesa. "Alcuni ragazzi più grandi hanno preso le difese del 16enne. Si è sollevato un grande polverone, è vero. Io ho più volte manifestato la mia amarezza, sottolineando tuttavia come il ragazzino mi aveva mancato di rispetto. Io, tra l'altro, nemmeno mi ero reso conto che fosse minorenne. Nessuno si è fatto male. Ho commesso un errore, ma senza ferire o provocare danni fisici al giovane. Per me valeva la pena evidenziare anche questo lato, anziché darmi del mostro come qualcuno ha fatto. Ho visto che altri rapper sui social network mi hanno attaccato senza nemmeno sapere come fossero andate realmente le cose. È triste".

Epilogo felice - La vicenda, tuttavia, si è chiusa con un epilogo felice e costruttivo. "Sì, perché io e il ragazzino ci siamo chiariti. Abbiamo ammesso i nostri errori, reciprocamente. Abbiamo fatto pace. E siccome dagli sbagli bisogna imparare, abbiamo deciso di realizzare un brano insieme. Vogliamo entrambi dimenticare l'accaduto e dare un segnale positivo a tutti".

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