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BELLINZONAPoliziotti corrotti, al via il processo. "Dopo dieci anni, è pazzesco"

28.09.15 - 08:10
L'ex commissario dell'antidroga ticinese Fausto Cattaneo davanti al Tribunale penale federale. Con lui un caposezione della polizia vodese, parla il suo l'avvocato
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Poliziotti corrotti, al via il processo. "Dopo dieci anni, è pazzesco"
L'ex commissario dell'antidroga ticinese Fausto Cattaneo davanti al Tribunale penale federale. Con lui un caposezione della polizia vodese, parla il suo l'avvocato

BELLINZONA - A 12 anni dai fatti, l'ex commissario dell'antidroga ticinese Fausto Cattaneo e un caposezione della polizia vodese compaiono oggi davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona per rispondere all'accusa di denuncia mendace, falsa testimonianza e sequestro di persona, ai danni di un ex collega di Cattaneo.

I due "sono accusati di avere ordito mene subdole al fine di provocare l'apertura di un procedimento penale" contro l'ex collega, "persona che sapevano innocente, e contribuito in tal modo all'arresto di quest'ultimo, mantenuto poi in detenzione per otto giorni", si legge nelle informazioni sul dibattimento pubblicate sul sito web del TPF. Il processo si tiene davanti a un giudice unico della Corte penale e dovrebbe proseguire fino a giovedì o eventualmente venerdì 2 ottobre. La sentenza sarà emessa più tardi.

Il 72enne Cattaneo, che era stato agente infiltrato nel giro dei traffici internazionali di stupefacenti dall'inizio degli anni Ottanta, era assurto agli onori della cronaca internazionale nei primi anni Duemila, dopo la pubblicazione nel 2001 da parte di un editore parigino del suo libro-denuncia "Comment j'ai infliltré les cartels de la drogue", subito tradotto anche in tedesco (ma solo nel 2010 in italiano) e da cui è stato tratto anche il film “Dirty Money, l’infiltré” nel 2008. Lui e il coimputato, un 58enne capo sezione della polizia vodese già suo collega in indagini antidroga, sono principalmente accusati di aver ordito nel 2003 l'arresto di un ex collega di Cattaneo, allora commissario ticinese della polizia federale.

Nel 1992 la carriera di Cattaneo era stata brutalmente interrotta dalle denunce di colleghi ticinesi dell'antidroga. Fra costoro figurava anche il poliziotto in questione. Per anni Cattaneo, secondo l'accusa, avrebbe nutrito sentimenti ostili contro l'ex collega, da lui accusato di essere corrotto. L'uomo fu arrestato nel settembre 2003 per il sospetto di corruzione, riciclaggio di denaro e infrazione alla legge federale sugli stupefacenti e trattenuto otto giorni in detenzione preventiva.

Secondo l'atto d'accusa del Ministero pubblico della Confederazione, il coimputato vodese avrebbe svolto un ruolo chiave ai fini dell'arresto, in particolare per le dichiarazioni fatte al procuratore federale Edmond Ottinger. In seguito le accuse formulate da lui e da Cattaneo sono state giudicate infondate. Per l'ex collega denunciato - che ha a sua volta querelato Cattaneo per diffamazione - ci sono però state conseguenze mediche: la sua salute ne ha gravemente risentito e non è stato in grado di lavorare per diversi mesi.

L'avvocato dell'ex poliziotto vodese - "Questa indagine è durata circa dieci anni: è pazzesco", sono queste le parole del difensore dell’ex capo della narcotici del Canton Vaud. Stefan Disch si chiede infatti quali prove sfruttabili possano essere ottenute in questi giorni di processo a Bellinzona, dopo tanti anni. "Ma è comunque essenziale, in quanto fino ad oggi non sono stato in grado di interrogare alcuni testimoni importanti relativi a questo caso".

Il comandante della polizia vodese Jacques Antenen è sereno: "Credo fermamente nella sua innocenza, dall'inizio di questo caso, che conosco molto bene". E nel caso ci fosse una condanna? "Non ho intenzione di speculare sul risultato del procedimento penale e le sue conseguenze e comunque ci sarebbero altri possibili interventi”.

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