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CHIASSOMigranti, più di 5000 arrivi negli ultimi tre mesi

23.09.15 - 09:54
L'afflusso è comunque ridotto se confrontato con quelli relativi alla guerra dei balcani e alla Primavera araba
Migranti, più di 5000 arrivi negli ultimi tre mesi
L'afflusso è comunque ridotto se confrontato con quelli relativi alla guerra dei balcani e alla Primavera araba

CHIASSO - La situazione immigrati sta coinvolgendo anche il Ticino. E in particolare Chiasso. Ogni giorno, nella città di confine, arrivano tra i 30 e i 150 richiedenti asilo, la maggior parte dei quali proviene dall’Eritrea. Ma il centro di Chiasso ha solamente 134 posti.

Arrivi raddoppiati in un anno - Tra giugno e agosto ci sono stati più di 5000 arrivi al centro, la cifra è enorme se si considera che la cittadina di confine conta poco più di 8000 abitanti. Ma l’afflusso dei richiedenti asilo è ancora contenuto rispetto a quello vissuto durante la guerra dei balcani negli anni 90 e durante la primavera araba. “In questo momento la situazione è sotto controllo”, sottolinea Patrick Benz, responsabile per la migrazione delle guardie di frontiera.

Per contrastare l’afflusso, alcuni deputati a Berna, hanno richiesto l’intervento sistematico dell’esercito per controllare le frontiere. Una domanda che però non è piaciuta alla presidente della Confederazione che l’ha respinta. Simonetta Sommaruga ritiene infatti che il Paese non sia in pericolo. Il ministro della Difesa Ueli Maurer ha invece spiegato che l’esercito potrebbe mobilitarsi in caso di bisogno.

Pagare per evitare i migranti - Per il presidente del gruppo dei direttori cantonali degli affari sociali, Peter Gomm, non c’è per ora nessun segnale che indichi un afflusso massiccio di migranti a breve termine. In ogni caso la Svizzera è pronta. “Il Paese - spiega in un'intervista al quotidiano NZZ - dispone di un personale specifico incaricato di rispondere a queste evenienze”.

A Chiasso, però, nessuno vuole rivivere i disagi conosciuti durante la Primavera araba. “I migranti bevevano e si riversavano a fiotti nelle strade, provocando anche alcuni problemi con gli abitanti” - ricorda il Sindaco Moreno Colombo.

Ma Chiasso non è l’unica città di confine della Svizzera interessata dal flusso di migranti. Altri comuni hanno cercato soluzioni alternative. Ad Oberwil, nel Canton Argovia, si è addirittura deciso di pagare 290mila franchi a Berna per non ricevere richiedenti asilo.

Melekot Woldemichael, da 5 anni richiedente asilo a Chiasso, comprende le paure degli svizzeri, ma pensa che l’afflusso dei migranti non si fermerà tanto presto. L’uomo etiope di 50 anni era un ingegnere addetto alle telecomunicazioni e conosce bene il modo d’agire dei media africani. “I media in Africa danno false informazioni sull’accoglienza dei migranti in Europa. Questo spinge gli africani a vendere tutti i loro beni per raggiungere il Vecchio Continente”.

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