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L'uomo, un 64enne svizzero residente nella regione, avrebbe preso un ostaggio, una ragazza che stava entrando nell'ufficio postale per fare dei pagamenti
SAVOSA - Il tentativo di rapina di lunedì mattina all'ufficio postale di Savosa sarebbe stata dettata dalla disperazione economica. E' questa l'ipotesi avanzata da LaRegioneTicino nell'edizione odierna.
L'uomo, un cittadino svizzero di 64 anni, domiciliato nella zona, si è presentato alla Posta di Savosa con un ostaggio. Egli, infatti, stando a quanto riferito dai media ticinesi, avrebbe preso in ostaggio una ragazza che stava entrando nell'ufficio postale per effettuare dei pagamenti.
Le ha puntato un coltello alla gola e cingendola con un braccio, si è diretto agli sportelli, chiedendo agli impiegati presenti 2.000 franchi. La cifra è stata svelata dalla ragazza, ma non confermata dalla polizia, a un imbianchino che se l'è vista arrivare correndo, terrorizzata.
L'uomo, come è stato riferito da un residente a microfoni spenti al Quotidiano, sarebbe stato visto spesso per le vie di Savosa.
