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LUGANO"Il banco ha perso". Il poker fa flop alla prima

20.06.15 - 11:20
Venticinque addetti per un torneo di cinque persone e incasso di 150 franchi nella sala poker del Casinò di Lugano
"Il banco ha perso". Il poker fa flop alla prima
Venticinque addetti per un torneo di cinque persone e incasso di 150 franchi nella sala poker del Casinò di Lugano

LUGANO - Era apparecchiato per cento ieri sera al Casinò di Lugano. La nuovissima sala poker dell'ex Kursaal era pronta a ospitare l'Ironman, il suo primo torneo. Una estenuante tre giorni per partire col botto: quota di iscrizione 300 franchi. Il tutto organizzato da un rodato team di professionisti venuti dalla vicina Italia. Tra mazzieri, floorman e camerieri circa 25 persone erano dedicate all'evento. Nove tavoli già pronti con le fiches disposte ordinatamente e al bar un un fastoso aperitivo accoglieva i pokeristi. Ma alle otto la partenza è stata rinviata una prima volta, perché gli iscritti erano quattro.

Cinque giocatori - Dopo qualche tentennamento il torneo è partito. Cinque persone al tavolo. Forse ha pesato l'orario, ma le speranze non sono ancora svanite: la registrazione tardiva permetteva ai tutti di iscriversi fino alle 23.

Seduti ai tavoli vuoti - Ben presto, però, si è capito che l'immagine che rimarrà della prima serata saranno i dealer seduti ai tavoli vuoti. I mazzieri, infatti, per tre ore si sono ordinatamente dati i turni a tutti i tavoli, senza però aver nessuno a cui dare le carte. Solo un tavolo macinava mani. Più di un giocatore è arrivato intenzionato a tentare la sorte ma, vedendo la sala vuota, ha preferito dedicare ad altro la serata.

150 franchi d'incasso - Ma il colpo più duro, l'ha preso il banco. Della quota d'iscrizione solo 30 franchi a iscritto sono entrati nelle casse del casinò, 150 franchi in tutto. Gli altri 1'350 se li sono spartiti il primo e il secondo. Un brutto colpo visti gli investimenti. Non solo il personale e il cibo del banchetto, ma anche una sala nuovissima, con tavoli marchiati Casinò di Lugano, così come le fiches, le carte e le cravatte dei dealer.

Tre giorni in uno - Poco dopo le undici, quando si è capito che la serata era irrecuperabile, i giocatori rimasti hanno deciso di giocarsela lì sul momento e la struttura del torneo è stata accelerata drasticamente, per concludere in serata. Richiamare i quattro sopravvissuti per altri due giorni avrebbe potuto assumere i toni del grottesco.

Oggi ci si riprova - Sicuramente non ha funzionato qualcosa nella promozione. Poco pubblicizzato in Ticino il torneo si è potuto fare solo perché al tavolo si sono seduti due medici statunitensi in città per un convegno oncologico. Ma a dare buca sono stati i player italiani: neanche uno. Nella Penisola, nonostante sia finita l'epoca d'oro, il poker ha ancora un buon successo, ma è probabile che i giocatori abbiano virato verso Campione d'Italia, dove la stessa sera era in programma un torneo dal montepremi garantito di 12mila euro. Il weekend inaugurale, però, non è finito: oggi e domani ci saranno i due "side event". Tornei più abbordabili e che finiscono in una sola serata. Chissà che il mazzo torni a sorridere al banco.

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