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CANTONE"Con quella tassa di 16 franchi Swiss penalizza i clienti"

12.06.15 - 07:13
Vacanze sempre più care: agenzie di viaggio e Tour Operator in rivolta contro il gigante dell'aviazione che ora vuole spingere chi vola a prenotare dal proprio sito web
"Con quella tassa di 16 franchi Swiss penalizza i clienti"
Vacanze sempre più care: agenzie di viaggio e Tour Operator in rivolta contro il gigante dell'aviazione che ora vuole spingere chi vola a prenotare dal proprio sito web

LUGANO - C'è maretta tra Swiss e le agenzie di viaggio. Sedici franchi in più se non si prenota un volo direttamente dal sito internet della compagnia aerea. È la misura che il colosso dell'aviazione intende introdurre dal prossimo primo di settembre. Una decisione che arriva da Lufthansa (proprietaria di Swiss) e che sta mandando su tutte le furie Tour Operator e affini. Che saranno così costretti a fatturare alla clientela 16 franchi supplementari per ogni biglietto. Negli scorsi giorni Il CEO di Hotelplan, Kurt Eberhard, ha scritto una lettera pepata a Swiss. L'ha seguito a ruota il CEO di Kuoni, Marcel Bürgin. "La situazione è tesa - evidenzia Gaby Malacrida, portavoce di Hotelplan per la Svizzera italiana -. E a essere penalizzato sarà soprattutto il cliente".        

Giustificazioni che non convincono - La novità è stata giustificata da Swiss con la necessità di coprire le spese derivate dal fatto di avere allacciamenti con strutture esterne alla compagnia. Ma è una motivazione che non piace alle agenzie di viaggio. "La realtà - riprende Malacrida - è che Swiss vuole spingere i clienti a prenotare direttamente sul sito della compagnia. Ma così toglie al viaggiatore la possibilità di mettere a confronto prezzi e servizi, valutando tutte le possibili offerte".
 
Piccoli penalizzati - E sono soprattutto le agenzie indipendenti a essere penalizzate. Mario Pennisi della Giovani Viaggi di Lugano è rassegnato. "I grandi fanno ancora la voce grossa. O si prenota tramite i loro sistemi, o si paga di più. Questa è la sostanza. Per noi è un duro colpo. Il cliente potrebbe benissimo dire che non viene più in agenzia perché prenotare da Swiss direttamente gli costa meno". Il peso reale di quanto sta accadendo ce lo indicano le cifre. Il 60% della biglietteria Lufthansa, la 'mamma' di Swiss, viene venduto nelle agenzie di viaggio. "Tutto ciò che riguarda Swiss - riprende Pennisi - di conseguenza rappresenta una fetta di mercato importante per noi. Ci sono molte tratte per cui siamo praticamente obbligati a proporre voli Swiss, perché mancano alternative. E quindi noi ci troviamo con le spalle al muro. Hanno trovato lo stratagemma per introdurre l'ennesima tassa sui voli. È triste".

Ingratitudine - Alla Ulisse Viaggi di Lugano la pensano esattamente allo stesso modo. "È una scelta penalizzante. Per noi e soprattutto per il cliente", dice una collaboratrice dell'agenzia. Disagio anche alla Kuoni. "Noi facciamo tanto per le compagnie - fa notare il portavoce Giancarlo Leonardi -, abbiamo sostenuto la rinascita di Swiss. Non è proprio una cosa gentile quella che hanno fatto dunque. E poi verrebbe a mancare la democrazia per il cliente. Trovo sia un vero autogol per Swiss. Chissà che la compagnia non cambi idea viste le numerose reazioni negative". 
 
Controcorrente - Voce fuori dal coro, quella di Ilaria Cavalli, titolare della Mistra Viaggi di Bellinzona. "Non ho voglia di stare a fare polemiche. Non possiamo fare la guerra contro questi colossi. Il cliente che viene in agenzia trova un servizio di accompagnamento che online non ha. Dal mio punto di vista la clientela fedele non abbandona un'agenzia per una tassa supplementare di 16 franchi. E se uno proprio reclama, gliela pago io".      

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