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CANTONENek ha ucciso Laura: un secolo di nomi in Ticino

29.05.15 - 06:00
Mode, influenze e capricci influenzano i nomi scelti per i bambini. Ecco cos’è successo negli ultimi cent’anni
Nek ha ucciso Laura: un secolo di nomi in Ticino
Mode, influenze e capricci influenzano i nomi scelti per i bambini. Ecco cos’è successo negli ultimi cent’anni

LUGANO - Era il 1996. Filippo Neviani, in arte Nek, balzò in testa a tutte le classifiche discografiche con “Laura non c’è”, vero tormentone degli anni Novanta. Un successone, ma nessuno poteva immaginare che da quel giorno il nome tanto caro a Petrarca sarebbe diventato uno stigma, eterno pretesto per le più noiose delle battute. Assurdo, se si pensa che il nome Laura era proprio all’apice della moda: in Ticino non aveva conquistato le masse fino agli anni Sessanta. Poi, tra l’80 e l’89 il boom, ne nacquero 414. E il trend continuava vigoroso fino all’arrivo di Nek (e forse anche Twin Peaks con il tormentone “Chi ha ucciso Laura Palmer?”) e il declino è stato nettissimo. Nei primi anni del Duemila, secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, le laure sono state solo 164 e questo decennio non sembra andare meglio.

Giuseppe e Maria, c’eravamo tanto amati – Negli anni Sessanta in Ticino nacquero 1'617 bambine chiamate Maria. In Svizzera furono più di 23mila. Cifre che le valgono il titolo di nome del secolo in Svizzera, 87'404 in tutto. Peter, il nome più diffuso tra i maschi, è stato usato 20mila volte in meno. Ma proprio al suo culmine, il nome incocciò nel Sessantotto e il suo profondo mutamento di valori. Negli anni Settanta le marie si sono dimezzate, negli Ottanta il calo è stato del 63% e nei Novanta più o meno uguale. Tra il 2000 e il 2009 solo 83 piccole ticinesi sono state registrate così. Al consorte, Giuseppe, non è andata meglio. È il quarto nome più scelto dai ticinesi (ne sono nati 2'800 in cent’anni), ma la sua adozione ha seguito di pari passo quella della compagna e sembra avviato verso l’estinzione.

Pretty Woman, immensamente Giulia – Sembra strano, ma Giulia era un nome poco usato. Per tutto il Novecento lo si sceglieva tre, massimo quattro volte l’anno. Poi una Julia si è infilata i panni di una squillo e l’ha fatto diventare il must degli anni Novanta. Il sorriso della Roberts dal grande schermo ha rapito i cuori delle mamme e dei papà ticinesi. Già sul finire degli anni Ottanta, quando l’attrice americana muoveva i primi passi nel cinema, si è notato un aumento, con 132 occorrenze. Ma nei Novanta è stato il delirio: 484 bambine si sono chiamate così, un aumento del 266%. Non sappiamo quanto durerà, ma questo nome quasi dal nulla è finito nella top ten dei nomi ticinesi e sembra destinato a restarci.

Aurora, moda passeggera? – Pur godendo di simpatie contrastanti nel suo cantone di origine, anche Michelle Hunziker può vantare un’influenza in questo campo. Fino agli anni Novanta in Ticino erano nate sole 105 aurore. Poi, con la nascita della figlia di Michelle ed Eros Ramazzotti (e forse con la canzone a lei dedicata), il nome ha conquistato le simpatie dei neogenitori. In meno di vent’anni ne sono state partorite ben 220. Potrebbe, però, anche trattarsi di una moda passeggera, ve ne sono state molte in Ticino. Per esempio i quarantasette Elvis nati a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Oppure gli Harry, che sul finire della Seconda guerra mondiale, erano ispirati a quel Truman che, nel bene e nel male, pose fine al conflitto. Ci sono poi le ventotto Naomi degli anni Novanta. Chissà se hanno le stesse gambe della Venere nera?

Destra e sinistra, i nomi partigiani – C’è poi chi, anche nell’emozione del parto, non dimentica la propria fede politica. Negli anni Trenta il nome Benito è stato usato e parecchio, prima di scomparire quasi del tutto negli ultimi cinquant’anni. Con lui Adolf e Adolfo, ebbero una certa (pur limitata) diffusione negli anni tra i Venti e i Sessanta, oggi non si usano proprio più. Più difficile valutare le scelte di chi sta all’estrema sinistra. Oltre a qualche Nikita, i nomi russi o sono troppo esotici o vengono italianizzati e si perdono nella massa. E il Che? Ernesto è un nome poco usato, ma che ha avuto la sua fortuna tra il 1930 e il 1979. Non si può però dire che la moda sia dovuta al rivoluzionario sudamericano, in quegli anni anche Ernest Hemingway rapiva le menti di molti genitori e conquistava un Nobel per la letteratura.

Marco, Luca ,Andrea e Maria, Anna, Daniela – Sono questi i sei nomi più scelti dal 1902 a oggi secondo l’Ufficio federale di statistica. Nella top 20 i nomi esotici, come Noah o Kevin, non sono ancora entrati. Dovranno superare la prova degli anni per insidiare la tradizione che, nonostante tutto, in pediatria non sembra mai passare di moda.

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