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Nel milanese, oltre ai turisti, accorrono le prostitute. La vicinanza alla manifestazione internazionale, però, non sembra giovare ai bordelli ticinesi
LUGANO - Non di solo pane vive l'uomo. Ed ecco che l'altra faccia di Expo 2015 diventa a luci rosse. L'enorme afflusso di turisti, richiamati dalla manifestazione milanese che per questa edizione parla di nutrizione, ha attirato anche numerose prostitute.
Non sono solo le strade ad essersi maggiormente rinfoltite di lucciole. Sono diversi, anche, i siti internet dedicati alle escort che, per Expo, propongono ragazze che parlano inglese, o reperibili nei pressi della fiera. Gli stessi siti sono stati tradotti in più lingue per assistere l'utente poco avvezzo all'italiano.
Nei giorni precedenti all’inizio di Expo 2015, erano uscite alcune statistiche che stimavano in circa 15mila gli afflussi “extra” di escort in previsione del grande evento.
Della vicinanza a Milano ne stanno approfittando anche i bordelli ticinesi? Parrebbe di no. "Se c'è un aumento di clienti, da quando è iniziata la manifestazione a Milano, è veramente minimo. Parliamo di un 1-2% - ci spiega Benhard Windler, Direttore del Club Oceano Lugano -. Meglio, forse, nel fine settimana, dove si vede qualche giapponese in più del solito. Ma parliamo di 20/30 clienti su un totale di 300/400 a week-end. Insomma, non è una crescita rilevante", aggiunge.
Windler non manca un commento al fenomeno della prostituzione d'oltre confine, soprattutto dopo Expo. "Meglio da noi. Sono passato dalle zone tra Bergamo e Milano, o da via Novara, sempre a Milano. Pieno di ragazze per strada. Un'oscenità".
