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LUGANO"Cinque anni pena eccessiva", la difesa ne chiede meno di 4

22.01.15 - 16:12
Le scuse dell'imputato, alla sbarra per aver abusato del nipote
"Cinque anni pena eccessiva", la difesa ne chiede meno di 4
Le scuse dell'imputato, alla sbarra per aver abusato del nipote

LUGANO - "Sono passati 19 mesi da quando sono stato arrestato e ho avuto il tempo per riflettere su quello che ho fatto. Sono dispiaciuto, e veramente pentito, per quello che gli ho fatto. Questa piena consapevolezza l'ho acquisita grazie alla terapia e alle notti insonni trascorse in carcere. Pensare che mio nipote stia passando lo stesso mio calvario è orrendo, mi sono pentito e mi dispiace. Vorrei chiedergli sinceramente scusa per aver tradito la sua fiducia. Vorrei chiedere scusa per le mie azioni che sono state abominevoli ed egoistiche. Per il resto mi rimetto alla clemenza della corte. Sono in un'età in cui un anno in più o un anno in meno fa veramente la differenza".

Sono queste le parole pronunciate dall'imputato, accusato di atti sessuali, coazione e pornografia nei confronti del nipote che ai tempi dei fatti aveva meno di 10 anni, prima che la Corte, composta dal presidente Mauro Ermani e dai giudici a latere Damiano Bozzini e Maurizio Ferrari, si ritirasse per decidere sulla sentenza. 

La difesa, rappresentata dall'avvocato Letizia Vezzoni, chiede una "pena massima di quattro anni" e il trattamento terapeutico ambulatoriale all'imputato, in espiazione anticipata da 19 mesi.

Il legale ha sostanzialmente confermato la gravità dei fatti compiuti dall'imputato, ma la pena richiesta dal procuratore pubblico Nicola Respini questa mattina, ossia di cinque anni di reclusione, è ritenuta "eccessiva". Oltre a presentare disturbi della personalità mista e ad avere trascorso un'adolescenza difficile, segnata dalle violenze subite dal patrigno, l'avvocato ha evidenziato che l'imputato ha ammesso i fatti e si è rivelato collaborativo nella descrizione e nella narrazione dei fatti agli inquirenti. L'avvocato Vezzoni ha aggiunto che, l'imputato "in carcere ha un comportamento rispettoso delle norme comportamentali" ed è incensurato.

 

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