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CONFINELiberati 17 'schiavi' di una ditta insediata in Ticino

07.11.14 - 14:18
I lavoratori in nero si trovavano in un capannone allagato a Germignaga, polizia e pompieri li hanno evacuati con la forza
Liberati 17 'schiavi' di una ditta insediata in Ticino
I lavoratori in nero si trovavano in un capannone allagato a Germignaga, polizia e pompieri li hanno evacuati con la forza

GERMIGNAGA - Diciassette persone sono state evacuate e soccorse mercoledì pomeriggio dalle forze dell'ordine italiane a Germignaga, in provincia di Varese.

Non si è trattato però di un semplice intervento legato al maltempo che ha colpito la zona, e anche il Ticino, negli scorsi giorni: le persone salvate (cittadini italiani, rumeni e polacchi, tra i quali una donna) erano lavoratori in nero che letteralmente vivevano nel capannone industriale evacuato. Lo riferisce il quotidiano varesino La Prealpina.

Le diciassette persone non volevano abbandonare la struttura che sorge a pochi passi dal torrente Margorabbia, esondato. Nessuno, però, se ne voleva andare. Pertanto la Polizia di Luino e Varese e i pompieri di Luino hanno deciso di fare irruzione e di liberare il gruppo, che nel frattempo si trovava con un metro e mezzo d'acqua.

Una volta tratte in salvo le persone, sono immediatamente scattate le indagini. La Polizia sospetta un'attività di caporalato che sfruttava lavoratori irregolari e indigenti. La presenza di giocattoli nella struttura fa pensare che anche intere famiglie vivessero nel capannone.

La ditta intestataria della struttura, attiva nel settore edile, ha sede in canton Ticino, ma l'imprenditore è un italiano che - continua il quotidiano varesino - ha confessato. Forse un cittadino svizzero l'ha aiutato nel reclutamento della manodopera, che di giorni era impegnata sui cantieri ticinesi e di notte rientrava nel capannone. Le indagini sono ancora in corso.

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