Cerca e trova immobili

CANTONEDisoccupazione, in Ticino la realtà è peggiore dei dati ufficiali

09.10.14 - 07:56
L’UDC: "Disoccupazione in Ticino oltre l’8%". Luca Camponovo: "Già solo calcolando le persone in cerca di impiego registrate arriviamo al 6%"
Foto d'archivio (Keystone)
Disoccupazione, in Ticino la realtà è peggiore dei dati ufficiali
L’UDC: "Disoccupazione in Ticino oltre l’8%". Luca Camponovo: "Già solo calcolando le persone in cerca di impiego registrate arriviamo al 6%"

BELLINZONA - Ogni mese la Segreteria di Stato dell'economia, attraverso la Sezione del Lavoro del DFE, rende noti i dati sulla disoccupazione. Le percentuali fornite sono sempre rassicuranti e danno sempre la sensazione che in Ticino, e ancora di più in Svizzera, la disoccupazione sia un fenomeno che riguarda una percentuale molto bassa di persone. Un ritorno d'immagine brillante per il nostro Paese, che può vantarsi di sfoggiare dati che fanno invidia ai paesi confinanti, confrontati con tassi di senza lavoro decisamente più alti.

Svizzera terra di lavoro per tutti? Osservando da più vicino la realtà non è proprio così. In una nota l'Udc osserva che la percentuale fornita ieri del 3,9% della popolazione attiva senza lavoro non corrisponda alla realtà. L'UDC contesta i dati della Segreteria di Stato dell'economia in quanto non si tiene conto di chi ricorre all'assistenza sociale dopo aver esaurito le indennità di disoccupazione. La domanda che si pone è come mai chi non è iscritto agli Uffici regionali di collocamento non è conteggiato tra i senza lavoro". Secondo l'UDC "i senza lavoro in Ticino sono oltre l'8%. E questo è un dato molto serio che è disonesto edulcorare".

Anche da parte sindacale si invita a guardare con altri occhi la realtà: Luca Camponovo della Cassa disoccupazione OCST ha dichiarato al GdP che il dato del 3,9% deve essere almeno moltiplicato per due. "Se già solo consideriamo l'insieme delle persone in cerca di impiego registrate arriviamo a 9559 unità, pari circa al 6% della popolazione attiva". Una categoria che comprende coloro che beneficiano di misure di formazione e che quindi non rientrano nella categoria di disoccupati anche se non lavorano. Infine ci sono gli scomparsi delle statistiche e con la riforma LADI dell'aprile del 2011 è cresciuto di molto il numero di chi finisce le prestazioni. E sono molti coloro che finiscono in assistenza.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE