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CANTONEOrologiero ad alto tasso di dumping salariale

19.09.14 - 13:18
La quota di abusi salariali gravi nell'industria orologiera riscontrata dalla Commissione Tripartita in Ticino è del 57,8%. Proposto il CNL di 3.000 franchi
Foto d'archivio (Tipress)
Orologiero ad alto tasso di dumping salariale
La quota di abusi salariali gravi nell'industria orologiera riscontrata dalla Commissione Tripartita in Ticino è del 57,8%. Proposto il CNL di 3.000 franchi

BELLINZONA - Il fenomeno del dumping sempre più diffuso in Ticino è combattuto dall'azione della Commissione Tripartita (CT) attraverso quello che è definito "l'importante strumento dei contratti normali di lavoro" chiamati semplicemente CNL. 

Come riferisce il Dipartimento Finanze e Istituzioni in una nota, a seguito dei risultati emersi dalle inchieste, la CT ha deciso, oltre di confermare Stefano Rizzi presidente della CT per altri due anni, di proporre al Consiglio di Stato l’introduzione di due nuovi CNL per le ditte del settore orologiero non firmatarie della Convenzione in vigore a livello nazionale e per gli impiegati di commercio nelle fiduciarie. Inoltre, constatato il perdurare di abusi salariali nel settore dei saloni di bellezza, è stato proposto il prolungamento, per ulteriori tre anni, del CNL già vigente e prossimamente in scadenza.

Settore orologiero

Il settore orologiero risulta tra i più colpiti dal fenomeno del dumping salariale. La prova arriva dall'inchiesta condotta tra le ditte non firmatarie della Convenzione in vigore a livello nazionale: è emersa, utilizzando quale salario di riferimento quello previsto dalla Convenzione del settore, una quota di “abusi salariali gravi” pari al 57,8%.

Gli abusi riguardavano 318 lavoratori assunti nel corso degli ultimi due anni e attivi presso 19 aziende. I nomi delle ditte che facevano dumping salariarl non sono menzionate nel documento diramato alla stampa.

La CT, preso atto dei dati emersi nell’inchiesta, ha pertanto deciso di proporre al Consiglio di Stato l’adozione di un CNL della durata di tre anni per le aziende del settore orologiero. Il salario orario minimo proposto è quello previsto dalla Convenzione di franchi 18,75 (tenendo conto che la stessa, dal 1° luglio 2014, prevede un salario mensile di franchi 3.000 per 40 ore settimanali, con pagamento della tredicesima mensilità). Si prevede, inoltre, un adeguamento salariale legato all’evoluzione della Convenzione.

I dipendenti delle ditte non firmatarie della Convenzione sono circa 2.250, quelli delle ditte firmatarie 1.400.


CNL per gli impiegati di commercio nelle fiduciarie

La CT già nella sua precedente riunione del 6 giugno 2014 – tenuto conto dei risultati emersi dall’inchiesta – aveva ritenuto che vi fossero gli estremi per chiedere al Consiglio di Stato l’adozione di un CNL per i circa 1'800 impiegati di commercio nelle società fiduciarie. Tuttavia, prima di procedere a una proposta concreta, la CT aveva incaricato il proprio Comitato direttivo di verificare la possibilità di modulare i livelli salariali.

L’incontro organizzato dal Comitato direttivo della CT con la Federazione ticinese delle associazioni di fiduciari (FTAF) e la Commissione paritetica (CP) settoriale non ha, tuttavia, permesso di trovare un’intesa in tal senso. Per questo motivo la CT ha deciso di confermare la richiesta scaturita dalla riunione di giugno, proponendo al Consiglio di Stato l’introduzione di un CNL con un salario orario minimo unico posto a franchi 19,35 (corrispondente al salario attualmente previsto dal CCL per gli impiegati di commercio nell’economia ticinese di franchi 3.250,00 per 13 mensilità e 42 ore settimanali).
Anche in questo caso è previsto un adeguamento salariale legato all’evoluzione del CCL.

CNL per i saloni di bellezza

Infine il DFE informa delle decisioni prese nel settore dei saloni di bellezza, "in cui è già in vigore un CNL". Anche in questo caso è stata condotta una nuova inchiesta volta a verificare se i presupposti per il rinnovo del CNL fossero adempiuti o meno. Il livello di “abusi salariali gravi” si attesta al 12,5% del totale dei lavoratori controllati, dimostrando il perdurare della situazione di dumping nel settore. La CT ha perciò ritenuto che vi fossero gli estremi per proporre al Consiglio di Stato la proroga, per ulteriori tre anni, del CNL in scadenza il 31 dicembre di quest’anno.

Tuttavia, prima di procedere al rinnovo del CNL, la CT ha incaricato il proprio Comitato direttivo di verificare con l’Associazione di categoria la possibilità di prevedere un adeguamento salariale.


Professioni tecniche


Considerata la forte pressione riscontrata nelle professioni tecniche, in particolare per le professioni di architetto e di ingegnere, la CT ha incaricato il Comitato direttivo di approfondire i diversi dati a disposizione per valutare la possibilità di adottare delle misure.

BELLINZONA - Il fenomeno del dumping sempre più diffuso in Ticino è combattuto dall'azione della Commissione Tripartita (CT) attraverso quello che è definito "l'importante strumento dei contratti normali di lavoro" chiamati semplicemente CNL. 

Come riferisce il Dipartimento Finanze e Istituzioni in una nota, a seguito dei risultati emersi dalle inchieste, la CT ha deciso, oltre di confermare Stefano Rizzi presidente della CT per altri due anni, di proporre al Consiglio di Stato l’introduzione di due nuovi CNL per le ditte del settore orologiero non firmatarie della Convenzione in vigore a livello nazionale e per gli impiegati di commercio nelle fiduciarie. Inoltre, constatato il perdurare di abusi salariali nel settore dei saloni di bellezza, è stato proposto il prolungamento, per ulteriori tre anni, del CNL già vigente e prossimamente in scadenza.

Settore orologiero

Il settore orologiero risulta tra i più colpiti dal fenomeno del dumping salariale. La prova arriva dall'inchiesta condotta tra le ditte non firmatarie della Convenzione in vigore a livello nazionale: è emersa, utilizzando quale salario di riferimento quello previsto dalla Convenzione del settore, una quota di “abusi salariali gravi” pari al 57,8%.

Gli abusi riguardavano 318 lavoratori assunti nel corso degli ultimi due anni e attivi presso 19 aziende. I nomi delle ditte che facevano dumping salariarl non sono menzionate nel documento diramato alla stampa.

La CT, preso atto dei dati emersi nell’inchiesta, ha pertanto deciso di proporre al Consiglio di Stato l’adozione di un CNL della durata di tre anni per le aziende del settore orologiero. Il salario orario minimo proposto è quello previsto dalla Convenzione di franchi 18,75 (tenendo conto che la stessa, dal 1° luglio 2014, prevede un salario mensile di franchi 3.000 per 40 ore settimanali, con pagamento della tredicesima mensilità). Si prevede, inoltre, un adeguamento salariale legato all’evoluzione della Convenzione.

I dipendenti delle ditte non firmatarie della Convenzione sono circa 2.250, quelli delle ditte firmatarie 1.400.


CNL per gli impiegati di commercio nelle fiduciarie

La CT già nella sua precedente riunione del 6 giugno 2014 – tenuto conto dei risultati emersi dall’inchiesta – aveva ritenuto che vi fossero gli estremi per chiedere al Consiglio di Stato l’adozione di un CNL per i circa 1'800 impiegati di commercio nelle società fiduciarie. Tuttavia, prima di procedere a una proposta concreta, la CT aveva incaricato il proprio Comitato direttivo di verificare la possibilità di modulare i livelli salariali.

L’incontro organizzato dal Comitato direttivo della CT con la Federazione ticinese delle associazioni di fiduciari (FTAF) e la Commissione paritetica (CP) settoriale non ha, tuttavia, permesso di trovare un’intesa in tal senso. Per questo motivo la CT ha deciso di confermare la richiesta scaturita dalla riunione di giugno, proponendo al Consiglio di Stato l’introduzione di un CNL con un salario orario minimo unico posto a franchi 19,35 (corrispondente al salario attualmente previsto dal CCL per gli impiegati di commercio nell’economia ticinese di franchi 3.250,00 per 13 mensilità e 42 ore settimanali).
Anche in questo caso è previsto un adeguamento salariale legato all’evoluzione del CCL.

CNL per i saloni di bellezza

Infine il DFE informa delle decisioni prese nel settore dei saloni di bellezza, "in cui è già in vigore un CNL". Anche in questo caso è stata condotta una nuova inchiesta volta a verificare se i presupposti per il rinnovo del CNL fossero adempiuti o meno. Il livello di “abusi salariali gravi” si attesta al 12,5% del totale dei lavoratori controllati, dimostrando il perdurare della situazione di dumping nel settore. La CT ha perciò ritenuto che vi fossero gli estremi per proporre al Consiglio di Stato la proroga, per ulteriori tre anni, del CNL in scadenza il 31 dicembre di quest’anno.

Tuttavia, prima di procedere al rinnovo del CNL, la CT ha incaricato il proprio Comitato direttivo di verificare con l’Associazione di categoria la possibilità di prevedere un adeguamento salariale.


Professioni tecniche


Considerata la forte pressione riscontrata nelle professioni tecniche, in particolare per le professioni di architetto e di ingegnere, la CT ha incaricato il Comitato direttivo di approfondire i diversi dati a disposizione per valutare la possibilità di adottare delle misure.

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