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Il Municipio di Chiasso invita il Consiglio di Stato a guardare ciò che già è stato fatto nelle singole realtà
CHIASSO - Il Municipio di Chiasso - rispondendo alla consigliera comunale Jessica Bottinelli in previsione della tassa sul sacco uniformata a livello cantonale - sottolinea che “il Consiglio di Stato sembra non avere considerato le esperienze decennali dei Comuni, i quali nell’applicazione del principio di causalità dispongono tutti di una tassa sul sacco maggiore rispetto a quella proposta dal Cantone. Tutti i Comuni sarebbero così costretti ad aumentare la tassa base, snaturando il principio di causalità. Un passo indietro, che disattende i principi fissati dalla legislazione federale”.
Il Municipio ricorda che è stato il primo comune a introdurre nel ’94 un sistema di tassazione sui rifiuti basato sul principio di causalità, secondo cui chi più produce più paga, per affrontare i costi della raccolta differenziata, “un modo questo anche per responsabilizzare i cittadini”. Dal 2006 è stato poi introdotto il sistema misto, dove si è introdotto nuovamente il concetto dei settori domestico, commerciale, ecc. registrando un ulteriore risparmio e un buon cambiamento dei volumi della differenziata.
