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CANTONEFungiatt, aumentano le intossicazioni. E tu vai a funghi?

09.09.14 - 06:03
L’incremento dei casi si osserva, per ora, anche in Ticino
Ti-Press (archivio)
Fungiatt, aumentano le intossicazioni. E tu vai a funghi?
L’incremento dei casi si osserva, per ora, anche in Ticino

TICINO - Un’estate da dimenticare? Di certo non per i fungiatt che già dall’inizio di luglio sono a spasso per i monti ticinesi in cerca di funghi (trovandone parecchi). Ma vien da sé che in questi mesi si registra pure un aumento delle intossicazioni: dall’inizio dell’anno a livello nazionale, come riferito ieri da Le Matin, si contano 271 casi, contro i 190 del 2013. Un incremento che, seppur in scala minore, si riscontra anche nel nostro cantone: “Se nei primi otto mesi dello scorso anno erano state segnalate quattro intossicazioni da funghi – ci dice infatti il dottor Hugo Kupferschmidt, direttore del Centro svizzero d’informazione tossicologica – nel medesimo periodo del 2014 ne contiamo nove”. Percentualmente si tratta di un aumento pari al 125%. Nel confronto dei dati bisogna comunque considerare che quest’anno la stagione dei funghi è iniziata con largo anticipo. “Durante i mesi estivi le intossicazioni sono aumentate rispetto al passato, perché normalmente i funghi arrivano a settembre” spiega Kupferschmidt. “Ora bisogna vedere se il clima resta favorevole alla crescita dei funghi – continua – in caso contrario nelle prossime settimane potremmo registrare un calo delle intossicazioni, arrivando alla fine dell’anno con un dato analogo a quello del 2013”.

Ma come sta dunque andando la stagione? “Alla grande! ” ci dice Francesco Panzini dell’Associazione svizzera degli organi ufficiali di controllo dei funghi. “Se permane questo caldo umido, si andrà avanti ancora per un po’”. Sul fronte delle intossicazioni non ci sarebbe però da allarmarsi. “Nella maggior parte dei cestini che vengono sottoposti ai controlli, troviamo funghi buoni – afferma – spesso i disturbi intestinali sono più che altro dovuti a indigestioni o insufficiente cottura”. Chiodini e spugnole, ci ricorda Panzini, vanno cotti bene, perché altrimenti sono leggermente tossici.

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