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LOCARNO"E pensare che Polanski sarebbe arrivato gratis"

12.08.14 - 15:59
Marco Solari deluso per la decisione del regista di non presenziare a Locarno. "È stata una sua scelta. Il festival non ha ceduto". Il presidente si scaglia contro i siti che hanno parlato di un compenso di 200.000 franchi per l’attore. "È tutto falso"
Foto Keystone/Tipress
"E pensare che Polanski sarebbe arrivato gratis"
Marco Solari deluso per la decisione del regista di non presenziare a Locarno. "È stata una sua scelta. Il festival non ha ceduto". Il presidente si scaglia contro i siti che hanno parlato di un compenso di 200.000 franchi per l’attore. "È tutto falso"

LOCARNO - C'è parecchia tristezza nelle parole di Marco Solari, presidente del Festival del film di Locarno. Lui, Polanski a Locarno lo voleva, e aveva difeso a spada tratta la scelta di ospitare in piazza Grande il regista che nelle ultime settimane ha spaccato il Ticino, o meglio i politici ticinesi.

"Non nascondo una certa amarezza per la decisione di Roman Polanski - ci dice Marco Solari al telefono - ma esprimiamo altresì comprensione per la sua decisione. Ci tengo a precisare che non è stato il festival a cedere di fronte alla pressioni esterne. Fosse per noi Polanski sarebbe potuto venire senza alcun problema. È stato l'attore a prendere questa decisione. Noi lo avevamo informato che ci sarebbero state delle persone che avrebbero contestato la sua visita in Ticino".

Si è spaventato di fronte alle polemiche ticinesi?
“Polanski è una grande personalità del cinema internazionale. Un uomo di oltre 80 anni, e con una vita alle spalle fatta anche di sofferenza. Era convinto di ricevere in Piazza Grande il grande abbraccio del pubblico. Con ogni probabilità sarebbe stato cosi. Ma ha preferito non esporsi ad eventuali contestazioni. Per noi il festival è un luogo di libertà, e libertà vuol dire anche rispettare le opinioni degli altri, in questo caso la decisione dell'attore".

In fondo erano però solo alcune critiche da parte di qualche politico ticinese
“Noi che viviamo in Ticino sappiamo interpretare e valutare le voci del territorio, anche se espresse con una certa violenza come è accaduto in questi giorni. Conosciamo i contestatori e accettiamo democraticamente le loro opinioni. Per uno come Roman Polanski è molto difficile valutare la vera consistenza delle persone che portano avanti la polemica. Come si può rimanere indifferenti quando su alcuni siti ticinesi, non il vostro, leggo che Polanski sarebbe venuto a Locarno solo dietro un compenso di 200.000 franchi. Questo è mettere in giro con una superficialità incredibile voci senza alcun fondamento. Polanski, ci tengo a dirlo, sarebbe venuto al Pardo gratuitamente. Andare a parlare davanti a centinaia di persone era un suo omaggio al festival".

Il no di Polanski è un autogoal per il Ticino e per il Festival?
“Di certo è un contraccolpo per il Festival. È un grandissimo peccato che Polanski non ci sia. Ma così ha deciso lui. Il festival, lo ripeto, non ha ceduto alla pressione politica. Non lo abbiamo fatto in passato e non lo faremo in futuro".

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