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CHIASSOUn'azienda di soli disoccupati: "Piuttosto che stare a casa..."

16.07.14 - 12:38
Dieci giovani, dai 20 ai 33 anni, lavorano e cercano lavoro tramite la YouLabor di Chiasso
Foto di Giuseppe Colaci
Un'azienda di soli disoccupati: "Piuttosto che stare a casa..."
Dieci giovani, dai 20 ai 33 anni, lavorano e cercano lavoro tramite la YouLabor di Chiasso

CHIASSO - Per Alessandro Vieni, 33 anni di Stabio, non è stato facile. «Erano cinque-sei anni che non mi alzavo al mattino contento di andare al lavoro» racconta. "Non c’è niente di peggio che stare a casa in disoccupazione, far nulla, aspettare". È andata così, ad Alessandro: gli studi piantati a metà, anni passati a “fare altro”, "un lavoro stressante, che non c’entrava con me". Poi, la disoccupazione. E ora YouLabor: la prima azienda in Ticino interamente composta da giovani disoccupati, una decina per il momento. La sede di Chiasso, operativa dagli inizi di giugno, è stata presentata oggi ufficialmente. 

"Ci occupiamo di tutto, dal web-marketing alle risorse umane ai servizi di call center, i nostri clienti sono le piccole-medie imprese ticinesi" spiega Alessandro. "Siamo tutti giovani dai 20 ai 33 anni, chi viene dal settore commerciale, chi dall’informatica come me, riceviamo l’assegno di disoccupazione ma anziché starcene a casa a girarci i pollici abbiamo, con YouLabor, la possibilità di fare esperienza e crearci un portfolio di clienti per dopo". 

Il progetto, con tanto di ufficio open-space in via Alighieri a Chiasso, è a costo (quasi) zero per il Cantone: a finanziare il lancio, con un investimento da oltre un milione di franchi in quattro anni, è la fondazione Drosos di Zurigo. "La Fondazione è attiva in diversi paesi del Secondo e Terzo mondo con progetti di beneficienza e imprenditoria sociale, ma ha deciso di recente, trattandosi di un istituto svizzero, di finanziare qualcosa anche all’interno della Confederazione. Abbiamo presentato il progetto, e voilà» spiega il direttore Francesco Puglioli. "La novità è che non forniamo solo una formazione, ma anche un vero e proprio lavoro a questi ragazzi. Così, al termine della disoccupazione, possono contare su un curriculum e su una rete di contatti sul territorio. L’obiettivo è l’autofinanziamento: le aziende ticinesi hanno un grande bisogno di queste figure". Alessandro non è un privilegiato: è stato selezionato «per la sua forte motivazione, come tutti gli altri". Non resta che fagli gli auguri per il “dopo”.  

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