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BELLINZONAGli studenti: "Vogliamo pagare con il bancomat alla mensa"

23.06.14 - 09:57
Raccolta firme alla Scc, gli studenti chiedono alla direzione di «poter pagare con carte di credito e Maestro» alle casse della mensa scolastica, ma anche "lezioni delle varie materie in lingua inglese"
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Gli studenti: "Vogliamo pagare con il bancomat alla mensa"
Raccolta firme alla Scc, gli studenti chiedono alla direzione di «poter pagare con carte di credito e Maestro» alle casse della mensa scolastica, ma anche "lezioni delle varie materie in lingua inglese"

BELLINZONA - I giovani d’oggi! Lo smartphone in una mano, bancomat e carta di credito nell’altra. Anche nella pausa-mensa. «Il problema è che nelle mense scolastiche ticinesi non è possibile pagare con carte bancarie» protesta Daniel Mitric, 17 anni, rappresentante degli studenti della Scc di Bellinzona. A fine maggio nella scuola sopracenerina è stata però lanciata una petizione: «L’Assemblea degli Studenti chiede che vengano installati due apparecchi per i pagamenti con carte bancarie presso le casse del ristorante scolastico» recita il testo consegnato alla direzione; 491 le firme raccolte (su 1 260 studenti). 

Un capriccio di massa? «Le carte bancarie a scuola sono già diffusissime: i genitori si fidano poco a dare ai figli i soldi “cash” per il pranzo» racconta Daniel. «Adesso dobbiamo uscire e prelevare fuori dalla scuola: il rischio è lo stesso, ma c’è anche la perdita di tempo». Tanto vale, allora, e ben venga l’esperimento (la direzione deciderà a settembre) con le dovute precauzioni: «Uso la carta da due anni e nessun bullo mi ha mai chiesto di pagare il pasto per lui... Comunque  spetterà a genitori e insegnanti sorvegliare – spiega Daniel – anche se direi che ormai siamo abbastanza grandi per cavarcela da soli».          

Lezioni in inglese - Ma non finisce qui. Sono state raccolte anche 607 firme per "l'introduzione del curriculum bilingue italiano-inglese". Lezioni di matematica, economia aziendale, educazione fisica e quant'altro in lingua inglese. «Abbiamo già la possibilità di seguire le lezioni in tedesco, un'offerta formativa che dall'anno prossimo verrà estesa anche a altri istituti ticinesi: con l'inglese, sarebbe la prima volta nel nostro Cantone!» spiega Daniel. Certo, per qualche insegnante questo significherebbe dover prendere a sua volta lezioni di inglese... Staremo a vedere. 

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