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LOCARNO"Stare sul lungolago e non poter guardare la partita"

13.06.14 - 13:01
Succede a Locarno dove le restrizioni sui Mondiali sono le più drastiche. Ma c’è chi vuole rimediare: "Il nostro esempio è Lugano, ma ci accontentiamo anche di meno"
Foto Ti Press
"Stare sul lungolago e non poter guardare la partita"
Succede a Locarno dove le restrizioni sui Mondiali sono le più drastiche. Ma c’è chi vuole rimediare: "Il nostro esempio è Lugano, ma ci accontentiamo anche di meno"

LOCARNO - “Passeggiare o cenare sul lungolago di Locarno o in Piazza Grande e non poter guardare una partita di calcio dei Mondiali. A Lugano, invece, il lungolago viene aperto ai soli pedoni e le partite possono essere viste fino a notte fonda. Da una parte abbiamo una Lugano che spinge, mentre dall’altra una Locarno che mette la retromarcia”.

Alessandro Spano, vice presidente Giovani Liberali Radicali Ticinesi è rammaricato per come il Municipio di Locarno stia gestendo la movida locarnese nel periodo dei Mondiali di calcio. Ricordiamo che il Municipio ha stabilito che la visione delle partite all'esterno è stata concessa unicamente fino al termine dei match iniziati alle 22:00. Dalle ore 23:00 dovranno essere evitati disturbi e dovrà essere abbassato il volume delle Tv.

 

Ma i giovani provano a dare una scossa. “Abbiamo contattato diversi esercenti pubblici del Locarnese – ci spiega Spano – i quali ci hanno confermato di essere favorevoli a una estensione degli orari, almeno fino alla una e trenta della notte. Se gli esercenti lavorano di più, ci sono vantaggi in termini economici, sociali e turistici. il Locarnese è un polo turistico e penso sia fondamentale avere locali aperti anche nelle ore serali. Però oggi il turista non può godersi una partita sul lungolago, dopo le 23. Gli scorsi anni non ci sono state queste restrizioni eccessive e gli esercenti davano la possibilità a tutti di guardare la partita”.

 

Alessandro Spano, insieme con Alessandra Gianella, Presidente Giovani Liberali Radicali Locarnese e Vallemaggia invierà nei prossimi giorni al Municipio una richiesta: “Chiediamo al Municipio di porre rimedio, ritornando sul tema, concedendo la libertà ai vari esercenti: che siano loro a decidere se trasmettere o meno le sfide della Coppa del Mondo di calcio. La limitazione non ci trova per nulla d’accordo e ci vedrà ancora più in prima linea”. La battaglia dei Giovani Liberali Radicali è iniziata già un anno fa. Lo scopo è quello di dare una spinta alla movida del Locarnese ma nel rispetto dell’educazione. “Chiediamo infatti ai giovani di evitare inutili vandalismi e urla. Speriamo però di trovare un punto di incontro e di dialogare con il Municipio”.

 

La modalità presa a esempio dai giovani per vivere le notti dei Mondiali è quella di Lugano: “A Lugano il lungolago verrà chiuso per le partite più sensibili, verranno allestiti diversi gazebo, schermi giganti e, cosa più importante, i bar potranno rimanere aperti fino a quando ci sono partite. Lugano sarebbe perfetta come esempio da seguire, ma noi ci accontentiamo almeno di poter vedere le partite delle 22 per intero all’esterno e chiudere all’una e mezza i bar. Certo c’è il villaggio di Riazzino, ma non è la stessa cosa”.

 

Intanto sul web, su Facebook e sui blog, i commenti iniziano a farsi sentire. Eppure i giovani liberali radicali al momento sono gli unici, tra i giovani impegnati in politica, ad aver sollevato il problema, ma la speranza è che anche altri giovani e organizzazioni possano affiancarsi alla battaglia.

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