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CANTONEIl Forum delle associazioni sollecita il Parco del Piano di Magadino

04.06.14 - 21:25
Il Forum delle associazioni sollecita il Parco del Piano di Magadino

BELLINZONA - Sono passati oramai due anni da quando il Consiglio di Stato ha sottoposto al Gran Consiglio il Messaggio per l’istituzione del Parco del Piano di Magadino. Preoccupato da questo inquietante ritardo il  Forum delle Associazioni per il Piano di Magadino, riunitosi recentemente per verificare la situazione, ha deciso di intervenire mediante una lettera ai membri della Commissione della Pianificazione del Territorio a cui spetta l'esame commissionale del citato messaggio. Ricordiamo che il Forum è stato creato già nel 2006 quale piattaforma comune per contrastare a quel momento il progetto della Variante 95 che prevedeva l’attraversamento stradale del Piano di Magadino. Alla lettera ai commissari hanno aderito diversi membri del Forum. 

Dopo l’inoltro della citata lettera anche la direttiva dell’UCT – Unione Contadini Ticinesi ha deciso i giorni scorsi di aderire all’intervento scritto già inoltrato ai commissari il 21 maggio scorso.
Il Forum delle Associazioni per il PdM è in particolare preoccupato dal fatto che siamo già all’inizio dell’estate e a meno di un anno dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento, per cui vi è un concreto rischio che l’esame del messaggio in questione slitti alla prossima legislatura con conseguenze deleterie per il futuro del Piano di Magadino. 
E’ estremamente importante che il progetto del Parco del PdM, dopo una così lunga attesa, sia sottoposto quanto prima alla decisione dei parlamentari attualmente in carica. Il rinvio alla prossima legislatura potrebbe comportare serie difficoltà per il progetto e causare un ulteriore irresponsabile ritardo, oltre a dare un’immagine poco positiva sull’efficienza dell’attuale Commissione della Pianificazione del Territorio e dei suoi membri. Il ritardo avrebbe inoltre gravi e negative ripercussioni per il territorio del PdM, confrontato con un costante e continuo degrado ambientale e una pianificazione sempre più confusa e conflittuale, che quasi sempre è a scapito delle già malridotte zone agricole. Il territorio dell’ultima zona di fondovalle con il maggior potenziale agricolo del Cantone è sempre più esposto a pressione dai vari e contrastanti interessi in gioco, e corre seriamente il rischio di aver lo stesso tragico destino del Pian Scairolo o della Piana di San Martino a Mendrisio. 


A prova di questo pericolo vi è la proposta del Comune di Locarno di ampliare la zona edificabile all’interno del perimetro del previsto Parco, proposta ritenuta fuori luogo e priva di qualsiasi fondamento. 
Le Associazioni del Forum ritengono unanimemente il Parco del PdM un’area di primaria importanza, non solo per la regione, ma per l’intero Cantone. La recente manifestazione SlowUp di inizio aprile, che ha attirato sul PdM circa 15'000 persone da tutte le parti del Ticino e della Svizzera per passare una giornata di svago senza la preoccupazione dei pericoli del traffico motorizzato, lo ha dimostrato ampiamente. 
Oltre all’importanza dal punto di vista agricolo, molte sono le attrattive per il turismo e lo svago che un Parco, ben concepito come quello previsto dal Piano di Utilizzazione Cantonale in esame, potrebbe offrire ai suoi visitatori. Da non sottovalutare sono inoltre le opportunità e le sinergie con le varie attività agricole viste in sintonia con gli obiettivi della nuova Politica Agricola della Confederazione.

Le recenti informazioni riportate dai media in merito alle proposte di alcuni commissari di voler subordinare l’istituzione del Parco alla costruzione del collegamento del Locarnese all’autostrada di A2 sorprende e  sconcerta. In nessun modo il progetto del Parco, allo stato attuale di elaborazione, può essere condizionato da un progetto stradale le cui competenze finanziarie sono federali. Il Parco non può essere preso come ostaggio per la realizzazione del collegamento stradale tra lo svincolo autostradale di Camorino e la rotonda di Magadino. Si ricorda che già ai tempi della votazione sul referendum sulla Variante 95, il Consiglio di Stato aveva assicurato che i due progetti erano completamente indipendenti e che sarebbero quindi stati realizzati in tempi e modalità diversi.
Il Forum, ribadendo l’importanza del Parco per il territorio del PdM e per le future generazioni, chiede alla Commissione della Pianificazione di fare tutto il necessario per dar seguito all’iter parlamentare per sottoporre al Gran Consiglio la decisione sull’istituzione del tanto atteso Parco del PdM nel più breve lasso di tempo possibile. Al relatore della Commissione è stata chiesta la conferma di quanto riferito dai media, cioè che il Rapporto sul Messaggio in questione sarà pronto per il mese di settembre 2014 in modo di permettere l’esame in Parlamento ancora entro la fine di questo anno solare.

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