LUGANOUn orto sinergico in centro città

LUGANO - La cultura dell’alimentazione sana passa dalla terra, quella coltivata con coscienza, concimata con l’amore per sé stessi e per l’ambiente. Con la cementificazione galoppante, con le città che sembrano fagocitare il verde, riuscire a far crescere rigogliosamente questa filosofia risulta difficoltoso e scovare un orto urbano è cosa assai rara. Ma una mosca bianca dei mini poderi l’abbiamo trovata là dove meno te l’aspetti, dietro un garage, all’ombra di alcune palazzine che si trovano a Pregassona. È qui che incontriamo Desirée Arrigoni, Elizabeth La Rosa e Fabiano Piazza. I tre hanno creato un orto sinergico. Cos’è? Beh, facciamocelo spiegare. "Il terreno – ci dicono – non viene né alterato con concimi né arato, ma vengono create delle montagnette di terra, i cosiddetti bancali. Si semina poi su tutti i lati, anche su quelli in pendenza. L’importante è la consociazione delle piante, mettere vicino dei tipi diversi che si sappiano però aiutare a vicenda". Il terreno è dunque autonomo, libero ma ... coperto.

"Si deve ricoprire il tutto con della paglia. In questo modo la terra rimane umida ma allo stesso tempo viene impedito al sole di eroderla. Senza dimenticare che l’irrigazione viene fatta goccia a goccia mediante un tubo che percorre l’intera superficie lavorata e questo permette di avere un consumo di acqua nettamente inferiore a quello di un orto tradizionale". Anche la forma di questa singolare coltivazione, una sorta di spirale, è stata pensata ed eseguita con uno scopo ben preciso. "In questo modo riusciamo a proteggere le piante dal vento e dalla pioggia. Inoltre ha anche un valore estetico non irrilevante".