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LUGANOExpo 2015, Borradori: "Lugano andrà avanti, anche se passa il referendum"

28.04.14 - 12:24
Il sindaco di Lugano e il Municipio tutto credono nell'esposizione universale: "Occasione unica, da non perdere"
Foto Ti Press
Expo 2015, Borradori: "Lugano andrà avanti, anche se passa il referendum"
Il sindaco di Lugano e il Municipio tutto credono nell'esposizione universale: "Occasione unica, da non perdere"

LUGANO - Per la Lugano a maggioranza leghista l'esposizione universale di Milano è una grande occasione da non perdere, "una vetrina". La conferenza stampa indetta lunedì mattina al Municipio di Lugano non a caso è stata intitolata "Expo 2015, un'opportunità per Lugano".

Numerosi i giornalisti presenti - Il sindaco Marco Borradori, il Coordinatore Area Turismo ed Eventi, Claudio Chiapparino e il direttore Generale della città, Mauro De Lorenzi, hanno illustrato davanti ai numerosi giornalisti presenti i punti principali di azione "per beneficiare di un evento che porterà a poche decine di chilometri dal nostro territorio milioni di visitatori internazionali".

Il primo a prendere la parola è stato il sindaco, che ha voluto subito affrontare l'opposizione del suo partito, la Lega dei Ticinesi, al finanziamento di 3,5 milioni di franchi per l'Expo: "Questa non è una risposta né diretta né indiretta al referendum della Lega". "Noi vogliamo con Expo investire in progetti che hanno un ritorno sul territorio. Questo è fondamentale. Lugano è una città che per vocazione cresciuta nel corso dei decenni grazie anche ai contatti agli scambi e alle relazioni. Dal mio punto di vista l'expo ha il pregio di essere un catalizzatore per creare dei contatti che hanno un'utilità prima, durante e dopo l'esposizione". Un'opportunità quindi per Lugano, "una rete di contatti che la città sta già sviluppando". "Se ci si limitasse al solo Expo, il tutto si risolverebbe in qualcosa di effimero - ha aggiunto il sindaco.

Borradori il weekend a Milano - Per quanto riguarda gli investimenti, Borradori assicura che fino ad oggi non è stato ancora speso un soldo. "Ho fatto trasferte a Milano durante il mio tempo libero per creare dei contatti che porteranno dei benefici importanti". Il sindaco ha ricordato che la città è stata una delle prime ad aderire al progetto "Expo 2015". "Lugano ha bisogno di riallacciare contatti e porsi al centro delle cose". E Borradori vuole che la città riprenda contatti con il Cantone, che ora deve confrontarsi con il referendum.

"Avanti nonostante il referendum" - Il referendum leghista? Borradori non si lascia scoraggiare: "Noi continuiamo comunque. E dei fondi del Cantone potremo farne a meno". Borradori si dice tranquillo e sereno. "Continuiamo e se il referendum passa ci troveremo un po' soli, ma noi ci muoviamo comunque" - ha spiegato Borradori. "Una città deve essere dinamica, se no perderei tempo". "All'interno della Lega si era deciso di non lanciare il referendum e io ed altri avremmo voluto essere informati di questa decisione. La mia posizione è chiara sin dall'inizio". Il sindaco ha poi ribadito che, come in ogni partito, vi possono essere delle visioni differenti, ma tuttavia, il Municipio è coeso e tutti i municipali, (compreso Quadri, ndr), sono convinti nella bontà del progetto luganese.

Milano è una vetrina eccezionale per far conoscere Lugano: "Dista tre quarti d'ora da noi" ha detto Borradori, che crede nelle specificità territoriali e le bellezze paesaggistiche del territorio luganese, "dal verde di Carona, passando per Carabbia e l'Arbostora".

Dobbiamo far conoscere le grandi potenzialità di Lugano - Gli obiettivi: intercettare una piccola parte del flusso di turisti. E per far conoscere anche, ma non solo, la piazza finanziaria. "Ma dobbiamo uscire da questa monocultura”,  ha precisato Borradori sottintendendo alle banche e alle fiduciarie, che hanno rappresentato l'ossatura dell'economia luganese per decenni - elencando le nuove potenzialità di Lugano, dalla conoscenza, alla ricerca, all'offerta sanitaria pubblica e privata, alla cultura con il LAC e alla sua qualità di vita.

Piattaforma per promuovere Lugano - Senza dimenticare l'offerta turistica e alberghiera. "Offrire ospitalità e programmi di incontro alle Delegazioni dei partecipanti a Expo e proporsi agli attori economico-finanziari locali quale piattaforma di contatto con la realtà dei paesi esteri". Una piattaforma per favorire iniziative locali che valorizzino anche le microrealtà culturali, grazie anche al LAC.

Lugano collabora con Milano - La dirigenza dell'Expo – è stato spiegato nel corso della conferenza stampa - chiede dei partner seri e affidabili per portare avanti delle iniziative che Milano non riuscirà a fare, visto che nella sola città meneghina sono previste oltre 7000 manifestazioni. E se passa il referendum della Lega? Borradori dichiara che Lugano, che ha già rinunciato a un progetto legato all'Expo chiamato "Bello come il pane", limiterà parte dei suoi progetti, ma non rinuncerà a promuovere la vetrina luganese.

"Un comune non è soltanto il rilascio dei passaporti e l'erogazione di acqua potabile" - Mauro De Lorenzi, direttore generale della città, ha spiegato che Lugano approfitta di Expo per far valere un principio considerato importante per lo sviluppo della città e fondamentale per superare la crisi, ossia il comune quale attore economico: "Il Comune non è soltanto il rilascio dei passaporti e l'erogazione di acqua potabile. Deve farsi promotore economico e sapere cosa succede attorno al suo territorio". Una città che si fa piccolo stato, con tanto di relazioni internazionali. "E non si limita alla promozione turistica - ha specificato De Lorenzi, cha ha parlato di una crisi in cui è implicata la necessità di riconvertire la piazza finanziaria, grazie all'affidabilità dei servizi finanziari, ma anche nella medicina". E qui l'ente pubblico gioca un ruolo importantissimo: "deve riuscire a riunire pubblico e privato".

Lugano "Città mercato" - Lugano inserisce un concetto che a Winterthur, seconda città più grande del canton Zurigo, esiste ormai da 20 anni: il city marketing. Lugano che diventa piattaforma e dialogo per favorire scambi finanziari e commerciali a livello internazionale. "Andremo a cercare i privati offrendo qualcosa di concreto. Expo non è soltanto un'esposizione universale”. Insomma una Lugano che diventa "una città mercato".  

Lugano nel circuito dei grandi tour operator - Claudio Chiapparino, coordinatore Area Turismo ed interventi, ha presentato le linee generali di azioni per quanto riguarda la promozione turistica. A cominciare dalla presenza nel circuito dei tour operator di Expo 2015. Turisti che saranno cercati lontano, dalla Cina ai paesi arabi. Alle classi emergenti quindi della nuova borghesia benestante del Lontano Oriente e agli sceicchi, in una città che si fregia dei suoi atout, tra i quali la "sicurezza", la "vicinanza territoriale, raggiungibilità e la qualità dei servizi".

"Lugano Giardino del mondo" - Tra i progetti elencati da Chiapparino vi è il progetto "Lugano Giardino del Mondo", inserito nel messaggio cantonale. Lo scopo è quello di rendere la città il più accogliente possibile. "Coinvolge tutti i servizi della città, ma non sta muovendo nuovi fondi. Si attinge dai finanziamenti ordinari". "Il concetto di città giardino evoca immagini di serenità e di bellezza. Tutti quelli che arrivano restano incantati" ha dichiarato con una certa fierezza Chiapparino.

Balconi e lampioni verranno rivestiti con decorazioni floreali e le aiuole e le rotonde avranno temi ricorrenti. Ma non solo. Nelle piazze, sul lungolago, nei parchi, nei giardini, i beni culturali verranno decorati di verde e con fiori colorati.

Non solo fiori - Lugano non si limiterà a decorare la città di fiori. In atto vi sono diverse collaborazioni con Supsi, Usi, Enti turistici, aziende attive nel settore del verde e WWF per sensibilizzare sull'importanza della biodiversità e sul potenziale di sviluppo dell'economia green, da tempo ormai un grande business del mondo globalizzato.    

 

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