Un debitore ci ha lasciato le pelli: 930 chili di prezioso cuoio d’alligatore verranno battuti ad aprile a un’asta fallimentare.
CHIASSO - È probabilmente una delle aste (per pegno manuale) più curiose degli ultimi anni: il prossimo 7 aprile, alle 10, presso il Punto Franco di Chiasso verranno battuti 940 chili lordi di pelli di alligatore (ancora da sdoganare). Per trovare qualcosa di altrettanto singolare occorre fare un balzo indietro di quattro anni, allorquando a Lugano finì al pubblico incanto un dipinto attribuito al Caravaggio.
A Madre Natura, o meglio a qualche allevamento di alligatori, va ricondotta l’origine del prezioso carico, che attende accatastato in otto cartoni nella cabina numero 43 del Punto Franco. E proprio questo luogo, una versione moderna ed extraterritoriale della caverna di Alì Babà, spiega la particolarità del lotto. «Mi è già successo in passato di vendere all’asta della merce singolare depositata al Punto Franco. Ricordo in particolare della polvere di diamante» ci dice Andrea Carri, responsabile dell’Ufficio di esecuzione e fallimenti di Mendrisio.
Poco si conosce del proprietario dei beni, o se vogliamo di colui che ci ha lasciato le pelli, il debitore insomma. L’indirizzo conosciuto rinvia a una Vienna d’oltreoceano situata nella contea di Fairfax in Virginia (Usa). Nulla si sa del valore delle squamose cotenne. L’unica indicazione è che in queste aste si «parte da zero, non c’è piede d’asta» come ci spiega Carri. Se dovesse andare deserta la vendita? «La merce invenduta resta di proprietà del debitore». Dove finirebbe? «È un problema che esula dalla vendita per credito». Aspettate comunque a disfarvi del vecchio cinturino: le aste, come a volte accade, possono essere annullate all’ultimo momento.