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CONTONE"Ecco l'astuccio dell'ombrello del mio Sergio"

14.02.14 - 14:44
La moglie dello scomparso per la prima volta mostra pubblicamente un oggetto chiave per le indagini. E aggiunge: "Tenteremo anche la carta della sensitiva. La pista italiana? Mio marito forse è nel lago"
Foto Ticinonline Davide Rotondo
"Ecco l'astuccio dell'ombrello del mio Sergio"
La moglie dello scomparso per la prima volta mostra pubblicamente un oggetto chiave per le indagini. E aggiunge: "Tenteremo anche la carta della sensitiva. La pista italiana? Mio marito forse è nel lago"

CONTONE – Un mazzo di rose in un vaso, una tazza di caffè fumante, diversi cioccolatini. E poi tante, tantissime foto sul tavolo. Mirna Porta ci accoglie con un sorriso amaro, nella sua casa di Contone. Da un mese e mezzo tra quelle mura si respira una tristezza infinita. Da quando cioè suo marito Sergio è sparito nel nulla, nel giro di una ventina di minuti, in un freddo sabato pomeriggio d’inizio gennaio. Mirna oggi per la prima volta ci mostra il colore dell’ombrello con cui si era allontanato Sergio. L’ombrello mai ritrovato. Forse la chiave del mistero. “Ecco – dice Mirna –, questo è l’astuccio di quell’ombrello. È grigio con i puntini neri. Non può passare inosservato…”

 

Ipotesi lago - La donna ci racconta delle sue notti insonni, dei suoi cattivi pensieri, delle sue perplessità. Secondo alcuni, Sergio quel giorno, in preda a un vuoto di memoria, potrebbe essere salito su un treno, per poi finire in Italia o in Svizzera tedesca. “Mi dicono che non è stato possibile vedere le videoregistrazioni dei treni transitati da Cadenazzo quel 4 gennaio. È un peccato”. Altri sostengono che Sergio possa essere scivolato nel fiume Ticino per poi finire nel lago Maggiore. “Anche in questo caso il suo corpo ora potrebbe trovarsi in Italia. Vorrei lanciare un appello a tutti quelli che frequentano il Verbano. Forse Sergio è caduto in acqua con l’ombrello aperto. In quel caso forse l’ombrello sarebbe ancora a galla e potrebbe essere notato da qualcuno”. Il fatto che Sergio, o il suo corpo, possa trovarsi in Italia ha risvegliato anche l’interesse della trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ “Subito dopo la scomparsa – precisa Mirna – è stato diramato un mandato di ricerca internazionale. Nulla va escluso”.

 

Strane paure - Mirna accarezza la foto che la ritrae con il marito nel giorno del cinquantesimo avversario del loro matrimonio. “Ultimamente avevo notato che Sergio aveva un po’ paura di restare da solo. Ogni volta che andavo via era un pochino irrequieto. Ecco perché sono convinta che quel giorno, dopo che ero uscita per andare al cimitero, probabilmente ha deciso di venirmi incontro”.

 

L’idea della veggente - Sergio è stato cercato ovunque. Dalla polizia, dagli amici, dai cani. Ora spunta l’idea di affidarsi a una nota sensitiva. “Lo ha proposto un amico di famiglia – ammette Mirna –. Io non rifiuto. Qualsiasi cosa possa aiutarci ad avere delle risposte è bene accetta. Di solito non credo tanto ai sensitivi. Ma mi di dicono che questa è brava. E poi sono disperata. Mi aggrappo a tutto pur di uscire da questo incubo”.

 

Preghiere - Mirna ci accompagna all’uscita di casa e preleva la posta dalla buca delle lettere. C’è una busta che proviene dalla Francia. Il viso della donna si illumina per un attimo. “Chissà, magari qualcuno l’ha visto laggiù…” Mirna si accorge ben presto che si tratta di una lettera che arriva da Lourdes. Sono persone della regione del Gambarogno, che si sono recate in pellegrinaggio al Santuario mariano. “Vedete? Pregano tutti per me. È bello sapere di non essere dimenticati. Però Sergio non si trova. E i giorni per me sono sempre più pesanti”.

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