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CANTONE"Porta a porta"… bussa in Ticino

23.01.14 - 09:09
Il tema: le dimensioni della cosiddetta ‘delocalizzazione’ di imprese italiane
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"Porta a porta"… bussa in Ticino
Il tema: le dimensioni della cosiddetta ‘delocalizzazione’ di imprese italiane

PARADISO - Una troupe del programma televisivo italiano di RAI 1 “Porta a porta” condotto da Bruno Vespa sta ‘girando’ un nuovo servizio in Ticino.

In questi giorni gli inviati della trasmissione "Porta a porta", condotta da Vespa stanno battendo Chiasso, il Mendrisiotto, Paradiso e il Luganese per cercare di capire quali siano le dimensioni della cosiddetta ‘delocalizzazione’ di imprese italiane, la realtà dei professionisti italiani del terziario e della finanza che si insediano in Ticino, il boom immobiliare di case di prestigio e, naturalmente, il fenomeno del frontalierato.

 

L’interesse non è più per l’immagine distorta di un Ticino considerato superficialmente un paradiso fiscale, dove la benzina e le grandi griffe costano meno. Il programma, invece, si focalizzerà sulla nuova immagine che dà di sé il nostro Cantone come ambiente di buone opportunità per professionisti e imprenditori che ormai da qualche tempo filtra dai media italiani, TV comprese.

 

Anche questa volta, come già per altri programmi RAI, come La Vita in diretta e Agorà, e La7, con Piazzapulita e Santoro, è Luca M. Venturi, CEO di Mediaconsult SA e consulente in comunicazione finanziaria, a collaborare alla produzione e ad accompagnare la troupe.

 

“È positivo notare come, in generale, stia aumentando l'interesse degli imprenditori nei confronti del Ticino come base operativa di partenza per il mercato globale e non come semplice mercato locale che, comunque, è piuttosto limitato” ha dichiarato Venturi. “La tradizionale apertura elvetica e le competenze sui mercati internazionali anche più lontani e il sistema logistico e dei servizi svizzeri, molto più efficiente e solido rispetto a quello italiano, suscitano molto interesse nell'ottica imprenditoriale e questo potrà contribuire allo sviluppo e alla diversificazione del Ticino".

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