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CANTONEOchsner fa marcia indietro

15.01.14 - 18:18
"Era una provocazione, non licenzieremo" spiega l'imprenditore, che aveva ipotizzato di sostituire i suoi lavoratori residenti con dei frontalieri
Foto Ti-Press Gabriele Putzu
Ochsner fa marcia indietro
"Era una provocazione, non licenzieremo" spiega l'imprenditore, che aveva ipotizzato di sostituire i suoi lavoratori residenti con dei frontalieri

LUGANO - "Era una provocazione". Gianni Ochsner fa marcia indietro, dopo le violentissime polemiche scoppiate all'indomani delle sue dichiarazioni. "Non licenzieremo residenti, faremo di tutto per poter trovare altre strategie" ha spiegato oggi l'imprenditore ai microfoni della Rsi.

 

L'azienda con sede a Lamone si trova in una situazione delicata, non solo a causa della decisione del Municipio di Lugano di tagliare costi. "L'unica possibilità di risparmio è quella di avere dei frontalieri al posto dei residenti", aveva replicato ieri Ochsner all'annuncio. Oggi l'imprenditore spiega che si cercheranno nuove sinergie, e saranno prese misure di risparmio ma tutelando i posti di lavoro.

 

La dichiarazione di ieri aveva scatenato una serie di reazioni imbufalite da parte di vari partiti politici. Il sindaco di Lugano Marco Borradori, da parte sua, aveva auspicato che le frasi di Ochsner fossero dettate solo dalla frustrazione, ma se non fosse stato così aveva assicurato che da Lugano sarebbe arrivato un segnale "molto chiaro".

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