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CANTONE"Basta stare zitti!!!", su Facebook la voce dei senza lavoro

10.12.13 - 07:15
La mobilitazione si sposta dal web alle strade: primo appuntamento dopo Natale. Tutto nasce da 110 curriculum inviati e nessuna risposta positiva…
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"Basta stare zitti!!!", su Facebook la voce dei senza lavoro
La mobilitazione si sposta dal web alle strade: primo appuntamento dopo Natale. Tutto nasce da 110 curriculum inviati e nessuna risposta positiva…

BELLINZONA - "Basta stare zitti!!! E' un nostro diritto avere un lavoro!!!" Così si chiama un gruppo nato su Facebook circa una settimana fa, e che conta al momento circa 620 membri. "Vogliamo dare voce alle persone, che voce non hanno" spiega Marco Chiffi, il giovane ideatore della pagina.

La spinta per creare il gruppo, confessa, è stata di pancia: "E' stata una reazione nel vedere persone che al bar, nei supermercati, nei ristoranti, si lamentano della mancanza di lavoro, ma poi non fanno niente. La pagina vuole raggruppare tutte queste persone, e creare una base dalla quale far sentire la nostra voce". Dalla pancia si è passati rapidamente alla testa: non solo rabbia, c'è una visione. "Il gruppo è aperto a tutti i cittadini ticinesi, non solo a chi è senza lavoro. Oggi è capitato a me, domani potrebbe accadere a chi attualmente ha un'occupazione. E' una difesa dei diritti di tutti, non solo la rivendicazione di casi singoli. Parliamo anche per chi oggi sta facendo la scuola, e un giorno faticherà a trovare un impiego".

Marco parte dal suo caso personale, semplice e purtroppo simile a quello di molte altre persone: diplomato montatore elettricista, per vicissitudini personali non è entrato immediatamente nel mondo del lavoro, e poi è finito in disoccupazione. Il 22enne è poi volato in Australia per sei mesi, con lo scopo di studiare l'inglese. Per farlo ha dovuto fare sacrifici finanziari. Tornato in Ticino lo scorso agosto, ha inviato 110 curriculum a varie aziende ticinesi. "Finora ho ricevuto oltre una sessantina di risposte, tutte negative". Nel settore, spiega Marco, il lavoro non manca, "ma le aziende preferiscono prendere frontalieri, che ricevono un salario ridotto rispetto a quello di un ticinese".

La pagina non vuole essere un trampolino di lancio per una campagna anti-frontalierato, precisa Marco. "I frontalieri sono sempre serviti all'economia ticinese, e ci sono sempre stati. Nessuno li colpevolizza, tutti noi al loro posto faremmo lo stesso. Noi vogliamo denunciare i datori di lavoro, e lo Stato che non fa niente. Contestiamo la sostituzione di personale ticinese con i lavoratori frontalieri, per mere motivazioni economiche".

La protesta parte dai giovani, ma non si ferma a loro. "Abbiamo programmato un'azione di volantinaggio per il 27 dicembre in centro a Lugano, così da farci vedere anche da chi non ha i social network, e da chi ha 40-50 anni e si trova nella nostra stessa situazione: senza lavoro, ma con grande frustrazione". Il passo successivo, nelle intenzioni dei giovani che stanno alla base di "Basta stare zitti!!!", è organizzare una manifestazione pacifica davanti al Palazzo delle Orsoline. "Vogliamo che la politica ci veda, e speriamo che siano loro a voler scendere da noi per sentire le nostre ragioni".

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