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VALLE VERZASCAParkingcard, multe e posteggi da verificare

27.09.13 - 14:19
I dubbi e lo sfogo di un cittadino sulle autorizzazioni per le aree a pagamento in Valle Verzasca. Le risposte del Cantone
Foto Ti Press
Parkingcard, multe e posteggi da verificare
I dubbi e lo sfogo di un cittadino sulle autorizzazioni per le aree a pagamento in Valle Verzasca. Le risposte del Cantone

VALLE VERZASCA - A criticare l’idea e il progetto Aree Verdi (Parkingcard) della Fondazione Verzasca sin dalla prima ora è stato un cittadino ticinese di Gerra Piano, Ivo Breschini, che nel corso dell’estate ha scritto anche al Consiglio di Stato ponendo alcuni quesiti a cui, al momento, non è seguita ancora risposta.

Il progetto, ricordiamo, è stato attivato dal 1. luglio scorso e prevede 33 aree in diversi comuni della Valle Verzasca, dotati di parchimetro. Inoltre il progetto prevede anche una carta giornaliera da 10 franchi che permette al turista di posteggiare in tutta la zona senza alcun limite orario.

 

Ma Breschini, nella sua lettera al Consiglio di Stato, pone alcuni dubbi, tutti da verificare, su due elementi in particolare, quello dell’autorizzazione dei posteggi e quello dell’autorizzazione di vigilanza ed eventuale comminazione di multe da parte degli addetti della Fondazione Verzasca.

 

Nel primo caso Breschini scrive: “Da quanto risulta a livello amministrativo, la Fondazione Verzasca ha proceduto finora a una sola domanda di costruzione per la posa di un parchimetro a Lavertezzo. Per contro, non è mai stata pubblicata sul Foglio Ufficiale nessuna domanda di costruzione relativa alle 33 Aree Verdi di parcheggio, situate perlopiù in zone non edificabili e in zone boschive”. Nel secondo caso, nella lettera si legge: “Gli operatori della Fondazione Verzasca non possiedono alcuna autorizzazione valida per poter procedere alla comminazione di multe ai parcheggiatori che non hanno acquistato la contestatissima Parkingcard. Difatti, la Fondazione Verzasca non è un’istituzione emanata direttamente dai Comuni e a carattere pubblico (quali ad esempio lo sono i consorzi)”.

 

Pertanto, "poiché la Fondazione non può rappresentare i Comuni (benché sia sostenuta), non sarebbe autorizzata a sanzionare i parcheggiatori sprovvisti di Parkingcard". Breschini dopo la lettera ha incontrato i rappresentanti del Dipartimento delle Istituzioni il 13 settembre scorso ed è stato congedato con la promessa di una rapida risposta, che al momento non c'è stata. Proprio ieri, Breschini ha inviato una seconda lettera indirizzata al Direttore del Dipartimento del Territorio, Michele Barra, con la richesta di una risposta schietta e l'indicazione delle autorizzazioni rilasciate "con tanto di numero e data delle relative decisioni".

 

Le risposte - Al momento non ci sono state risposte ufficiali da parte del Consiglio di Stato. Abbiamo interpellato il direttore del Dipartimento delle Istituzioni, Norman Gobbi che ci spiega: " Ovviamente c’è una verifica in atto, se ne sta occupando la Sezione degli Enti Locali per la verifica dei singoli regolamenti. Quando si parla di Comuni, si pensa che sia sempre il Dipartimento delle Istituzioni il diretto referente, ma in particolar modo per l’ambito giuridico è il Territorio che applica la vigilanza. Tuttavia per quanto riguarda i regolamenti del caso specifico, sulle verifiche fatte, non sembra ci siano problemi. Sono stati seguiti gli iter corretti. L’aspetto più critico da verificare spetta come detto al Dipartimento del Territorio.

 

Da parte del Dipartimento del Territorio, il Direttore di Divisione Servizio Generali Vinicio Malfanti ha confermato di aver ricevuto l’istanza di Breschini. “Da parte nostra sono in corso degli accertamenti per sapere quali posteggi non hanno il permesso, quali hanno il permesso, dove si trovano, da quanto tempo sono aperti. Stiamo valutando se hanno o meno dei titoli autorizzativi. Siccome sono diversi e insistono in diversi comuni, ci vuole un po’ di tempo. Inoltre c’è un progetto di carattere turistico per la Valle Verzasca, per il quale anche il Dipartimento del territorio sta verificando i passi da fare dal profilo procedurale per attestare determinati posteggi, anche nuovi. Il progetto dovrebbe beneficiare dei sussidi cantonali sulla legge sul turismo".

 

Al momento da parte della Fondazione, interpellata per avere contezza di alcuni dubbi posti da Breschini, non ci sono stati commenti a riguardo.

 

 

 

 

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