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LUGANONuova biglietteria di Lugano, i dipendenti la bocciano

25.09.13 - 11:12
Chieste rivendicazioni pratiche per un miglior svolgimento del servizio
Foto Ti Press
Nuova biglietteria di Lugano, i dipendenti la bocciano
Chieste rivendicazioni pratiche per un miglior svolgimento del servizio

LUGANO - L’introduzione del nuovo sistema “ticketing” è stato bocciato dai dipendenti della biglietteria di Lugano. Riunito ieri sera in assemblea, il personale della vendita affiliato al SEV ha deciso di richiamare l’attenzione della direzione regionale su un oggettivo disagio e ha formulato una serie di rivendicazioni per il miglioramento del servizio alla clientela.

"La nuova biglietteria di Lugano è stata concepita dalle FFS senza ascoltare le voci del personale, costretto ora a fare i conti con un nuovo sistema che crea disagi e lunghissime code d’attesa. A conti fatti il personale si è ritrovato nei nuovi uffici con meno sportelli e meno turni rispetto a prima. Basti pensare che prima della famigerata ristrutturazione, c’erano 5 sportelli per la biglietteria, 2 per il cambio e da 1 a 3 per il servizio informazioni. Ora invece ce ne sono solo 6 per tutti i servizi indistintamente".

 

Secondo il sindacato, al personale della vendita vengono impartite chiare direttive per invitare la clientela ad usare i distributori automatici di biglietti. "Con questo ragionamento e questo approccio, il taglio dei posti di lavoro è continuato inesorabilmente e le FFS hanno ridotto, oltre ai posti di lavoro, anche gli orari di apertura delle biglietterie".

Il lavoro quotidiano delle collaboratrici e dei collaboratori della vendita ha invece evidenziato che la clientela compie sempre più spesso errori nell’acquisto attraverso i canali di vendita. Non è difficile immaginare l’immediata conseguenza: esasperati, i clienti cercano aiuto allo sportello creando così ulteriori colonne. Oggi le offerte dei titoli di trasporto e le prestazioni dell’ufficio cambio, sono sostanzialmente mutate: sono più numerose e complesse e pertanto richiedono tempi adeguati per la consulenza mirata al cliente.

 

Sindacato e dipendenti chiedono dunque di rivedere l’organizzazione del personale al fronte e di offrire alla clientela orari di apertura più consoni a un cantone con vocazione turistica come il Ticino.

L’assemblea ha inoltre formulato un catalogo di rivendicazioni pratiche per un miglior svolgimento del servizio. Prossimamente il SEV e una delegazione del personale incontrerà la direzione locale per una trattativa.

 

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