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GAMBAROGNO"Discoteche moleste? Non vogliamo diventare come Bellinzona"

13.08.13 - 14:52
Nella regione scatta la raccolta firme per i rumori notturni provenienti da Ascona. Ma l’ex sindaco di Piazzogna Luca Veronese ammonisce: "Così faremo morire anche il Locarnese"
Foto d'archivio (Tipress)
"Discoteche moleste? Non vogliamo diventare come Bellinzona"
Nella regione scatta la raccolta firme per i rumori notturni provenienti da Ascona. Ma l’ex sindaco di Piazzogna Luca Veronese ammonisce: "Così faremo morire anche il Locarnese"

GAMBAROGNO – Scatta la raccolta firme nel Gambarogno contro i presunti rumori molesti provenienti dalla vita notturna di Ascona. Le lamentele arrivano soprattutto da San Nazzaro, da Gerra e da Sant’Abbondio e sono sollevate in particolare da confederati che possiedono case di vacanza nella zona. Ma la petizione, che sarà indirizzata alle autorità comunali asconesi affinché facciano rispettare i regolamenti, non fa l’unanimità. Anzi. È Luca Veronese, ex sindaco di Piazzogna e attuale consigliere comunale di Gambarogno, a spiegare il sentimento dei contrari alla raccolta firme. “Vivo nel Gambarogno da 40 anni – dice – e davvero non mi sembra che la situazione sia così drammatica. Non dobbiamo diventare come Bellinzona. Non possiamo fare morire anche il Locarnese”.  

Vita notturna a rischio - Sotto accusa c’è la musica che esce dagli altoparlanti di alcuni locali pubblici asconesi, situati in zona lido. Il lago Maggiore, stando a chi porta avanti la petizione, non farebbe da filtro. “È vero che ogni tanto ci arrivano le onde sonore provenienti dall’altra sponda – fa notare Veronese –, ma credo davvero che si stia esagerando. Stiamo parlando di una regione, quella del Locarnese, già di per sé abbastanza depressa. Vogliamo toglierle quel poco di vita serale che le è rimasto? Ci si lamenta che non si fa abbastanza per i giovani e poi ecco che gli vogliamo proibire anche il minimo. Sono convinto che si possa convivere tranquillamente con la situazione attuale. Le norme ci sono e credo che siano valide”.

Lamentele confederate - Il fatto che a dare il via alla raccolta firme siano stati anche dei confederati fa storcere il naso all’ex sindaco di Piazzogna: “Vengono qui tre settimane d’estate e vogliono imporre il silenzio assoluto? Ma in quale altra regione turistica del mondo accade una cosa simile? Da una parte è legittima la loro ricerca di tranquillità, ci mancherebbe. Dall’altra, però, occorre ragionare con logica. Ascona, che vive anche grazie alle serate estive, deve limitare gli orari per le lamentele di una ventina di persone che abitano sull’altra sponda del lago? Non è mia intenzione fare polemiche. Il mio vuole essere un invito alla tolleranza e al buonsenso”.   

 

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