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CANTONE"Ci sono 100 persone pronte a prendere il tuo posto"

29.07.13 - 17:15
L'OCST denuncia le condizioni di lavoro imposte dall'Aldi nei dieci punti vendita in Ticino e segnala tutto all'Ispettorato del Lavoro
Foto Ti Press
"Ci sono 100 persone pronte a prendere il tuo posto"
L'OCST denuncia le condizioni di lavoro imposte dall'Aldi nei dieci punti vendita in Ticino e segnala tutto all'Ispettorato del Lavoro

CHIASSO - L'OCST Ticino denuncia le politiche di flessibilità adottate dall'Aldi Suisse con riferimento particolare ai 10 punti vendita sparsi nel Cantone. Secondo quanto riferito oggi in conferenza stampa, le condizioni di lavoro presso i punti Aldi sono peggiorate negli ultimi tre anni. In particolare è stata evidenziata una maggiore richiesta di flessibilità che attraverso i contratti a tempo parziale preclude ogni possibilità di accedere ad un'attività con un grado di occupazione superiore. Inoltre, l'OCST denuncia una rotazione di personale impressionante, anche un collaboratore ogni quattro mesi, con la conseguenza di una mancanza di effettivi. Altri fattori denunciati sono le pressioni al lavoratore con minacce di licenziamento con frasi del tipo "Ci sono 100 persone pronte a prendere il tuo posto" e "Inizia a preparare il tuo curriculum e a cercarti un'occupazione", e il licenziamento effettivo che invece avviene per i gerenti che non raggiungono a breve termine la cifra di affari richiesta su ipotesi di redditività troppo ambiziosi.

L'OCST segnalerà all'Ufficio dell'Ispettorato del Lavoro i disagi riscontrati chiedendo di procedere ad una verifica della gestione orari di lavoro nei 10 punti vendita del Cantone.

 

In particolare, l'OCST denuncia le eccessive ore straordinarie richieste a fronte dei contratti a tempo parziale firmati, come pure accenna a una dichiarazione che i dipendenti dovrebbero firmare nella quale si impegnano a non avere più di un solo posto di lavoro. "In sintesi- riferisce il sindacato - il lavoratore deve essere a tempo parziale ma a disposizione di Aldi dal lunedì al sabato con orari à la carte".

 

Secondo il sindacato, le ore straordinarie dunque sarebbero tante, e sono riconosciute unicamente con altrettanto tempo libero, concesso però nell'arco di tempo di 12 mesi. Il sindacato denuncia anche il fatto che i piani di lavoro settimanali vengono decisi all'ultimo minuto e le grosse difficoltà per verificare le proprie condizioni di lavoro.

 

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