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CANTONEVacanze estive spensierate per bambini in difficoltà

03.07.13 - 09:27
Grazie all’ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive possono trascorrere vacanze spensierate presso famiglie ospitanti della Svizzera tedesca, della Svizzera romanda e del Ticino
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Vacanze estive spensierate per bambini in difficoltà
Grazie all’ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive possono trascorrere vacanze spensierate presso famiglie ospitanti della Svizzera tedesca, della Svizzera romanda e del Ticino

LUGANO - Per 900 bambini provenienti dalla Germania, dalla Francia e dalla Svizzera, che vivono in situazioni sociali difficili, a partire dal 10 luglio 2013 hanno inizio le vacanze estive. Grazie all’ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive, trascorrono vacanze spensierate presso famiglie ospitanti della Svizzera tedesca, della Svizzera romanda e del Ticino. I bambini trovano svago e rafforzano la loro autostima, grazie a numerose esperienze positive. Strutture famigliari stabili e rapporti personali amichevoli sono esperienze efficaci per favorire una vita futura autonoma a questi bambini.

 

La povertà si presenta sotto vari aspetti. I bambini provenienti dalla Francia in molti casi vivono in gruppi famigliari di otto persone in due stanze. La loro educazione è nelle mani dei fratelli maggiori. Il genitore, solitamente uno solo, è impegnato in vari lavori mal pagati, una vita di famiglia regolata non è possibile. La situazione dei bambini provenienti dalla Germania peggiora di anno in anno per motivi economici. L’alto grado di disoccupazione presente nei grossi agglomerati delle regioni industrializzate in Germania, pone le famiglie di fronte a enormi problemi. L’eccezione si è sostituita alla regola. E i bambini provenienti dalla Svizzera? Da noi si considera povero chi ha meno del minimo esistenziale e non è in condizione di prender parte adeguatamente alla vita sociale. La povertà si manifesta quando i soldi non bastano per coprire le spese vitali, quando l’alloggio è precario, quando c‘è disoccupazione, quando la situazione nutrizionale è problematica, quando i bambini sono lasciati a se stessi, quando l’istruzione è lacunosa e quando la salute crea problemi. Fra i gruppi più colpiti si trovano in primo luogo le famiglie monoparentali e quelle con più di tre figli.

 

Fermare il circolo vizioso - Si nota una costante. La povertà sembra essere ereditaria. Il parere degli esperti è unanime: le famiglie colpite da povertà e i loro figli devono essere efficacemente aiutati, solo così i bambini avranno un futuro migliore. Questo è l’obiettivo dell’ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive. Il tempo e l’amicizia che le famiglie ospitanti dedicano ai bambini e il sentimento di appartenenza e di protezione che ne derivano, sono pilastri basilari per il loro sviluppo. Quando i bambini trascorrono per diversi anni le vacanze nella stessa famiglia, s’istaura un rapporto che è presente nella loro vita tutto l’anno. Ecco che nasce l’opportunità di sfuggire alla povertà.

 

Un aiuto diretto da 59 anni - L’ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive, con sede a Lucerna, si dedica fin dal 1954 ai bambini in difficoltà. Ogni anno 1200 bambini socialmente svantaggiati provenienti dall’estero e dalla Svizzera, trovano svago trascorrendo un periodo di vacanze presso famiglie ospitanti svizzere o partecipando a campi di vacanza o a soggiorni organizzati per famiglie. Oltre ai 2000 volontari che garantiscono l’organizzazione, sono impegnati anche Flavio Cotti, Simone Niggli-Luder, Gardi Hutter, Stéphane Chapuisat e Sylviane Berthod i quali fanno parte del patronato di Kovive per bambini in difficoltà.

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