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MANNOIntelligenza artificiale: inizia l’era dei robot

02.07.13 - 07:39
L’eccellenza ticinese viaggia verso il futuro grazie all’intelligenza artificiale
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Intelligenza artificiale: inizia l’era dei robot
L’eccellenza ticinese viaggia verso il futuro grazie all’intelligenza artificiale

MANNO - L’Idsia, Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale (Ia), è un istituto di ricerca non profit affiliato sia con l’Università di Lugano che con la Supsi. Il nostro Cantone grazie al piccolo ma agguerrito manipolo di ricercatori è volato nel firmamento dei grandi.

«La nostra squadra – ci spiega il professor Jürgen Schmidhuber – dal 2009 ha vinto otto primi premi in importanti e altamente competitivi concorsi internazionali legati all’ intelligenza artificiale. L’Idsia è classificato tra i primi dieci laboratori al mondo per quanto riguarda l’Ia. Il nostro sistema di reti neuronali, creato sempre a Manno, è stato il primo ad avere un metodo di apprendimento che si avvicina alle prestazioni umane o addirittura sovraumane».

E il sogno per il vulcanico professore è uno solo: «La mia ambizione principale della mia ricerca sull’automiglioramento di un Ia (a partire dal 1980)– afferma Schmidhuber – è quella di costruire uno scienziato artificiale molto più intelligente di... me. Poi andrò in pensione e lui completerà i miei lavori lasciati in sospeso (sorride,ndr)».

E sul film con Will Smith “Io, robot” è categorico.  «Quel film è piuttosto sciocco, il solo lato positivo è che è basato sul libro (scritto bene) di Isaac Asimov molti decenni fa. Il nostro baby robot umanoide, l’iCub, è una macchina curiosa che apprende le cose autonomamente». Ma il futuro sarà... macchina. «Oggi le intelligenze artificiali sono ovunque. I motori di ricerche le utilizzano per migliorare le risposte alle domande, i medici le usano per riconoscere i tumori e i videogiochi per migliorare l’esperienza del giocatore.

 In un futuro non proprio lontano le Ia cambieranno il mondo radicalmente. Si potrebbe addirittura arrivare alla fine della Storia così come la conosciamo. Macchine creative si auto inventeranno i compiti da eseguire e otterranno dei risultati a dir poco stupefacenti. Capiranno da sole cosa potranno fare in giro per il mondo e si adatteranno a qualsiasi situazione. Attualmente non si resta altro da fare che basarci su delle probabilità. Nel giro di pochi decenni però, queste macchine avranno più potenza di calcolo di un cervello umano. Ciò avrà delle conseguenze anche sul genere umano. I nostri  nipoti vivranno in un mondo dove le cose più intelligenti non saranno gli esseri umani ma i cervelli artificiali di una civiltà robot emergente. Presumibilmente si diffonderà in tutto il sistema solare e… oltre. Lo spazio è ostile agli esseri umani ma è molto bello per i robot».

E la classe politica a quanto pare “sonnecchia”: “Quasi nessun politico è a conoscenza di questo sviluppo che sta accadendo in questo momento, sotto i nostri occhi. È un po’ come le ninfee che ogni giorno coprono metà di uno stagno, solo qualche giorno prima il laghetto era vuoto”.

 

 

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