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CANTONEDemolizione Casa ex-Zoni, arriva il ricorso

01.07.13 - 12:17
Demolizione Casa ex-Zoni, arriva il ricorso

BELLINZONA - Massimiliano Ay e Luca Buzzi hanno inoltrato ricorso formale contro la demolizione di Casa ex-Zorzi a Bellinzona.

 

"Costatiamo innanzitutto - scrivono - che nella descrizione dei fatti il Consiglio di Stato dimentica di menzionare la precedente sua decisione in merito del 29 agosto 2012 (no. 4531), che aveva accolto in un primo tempo il nostro ricorso, il susseguente ricorso al Tribunale cantonale amministrativo (Tram) del Municipio del 14 settembre 2012 e la relativa sentenza del Tram dell’11 marzo 2013 (no.52.2012.350). Quest’ultima viene semplicemente richiamata all’inizio della decisione e ripresa poi solo marginalmente nei suoi contenuti nelle considerazioni di merito".

 

"Nella decisione - proseguono Ay e Buzzi - vengono anche menzionate tutta una serie di informazioni (modifiche pianificatorie, varie sentenze in merito, decisioni del Consiglio comunale, ..., che verranno in parte riprese nel merito), che non si sa da chi e quando sono state fornite e che non figurano in nessun documento agli atti di questa procedura, né che abbiamo mai ricevuto per conoscenza e/o per un’eventuale presa di posizione in merito. Il Tram, nella sentenza menzionata aveva rimandato gli atti al Governo perché si pronunciasse sul fatto. Il Consiglio di Stato però, tra l’altro senza procedere, almeno ufficialmente, a nessuna particolare istruttoria (art. 65 cpv. 2 LPamm), come invece chiedeva il Tram, evita di entrare nel merito delle censure, semplicemente ritenendole “non meritevoli di tutela alla luce di una modifica pianificatoria intervenuta nel frattempo. Nella seduta del 21 maggio 2013 (già citata solo 15 giorni dopo e quindi con “strana” tempestività dal CdS nella sua decisione), il Consiglio comunale ha solo approvato un credito per la progettazione del Parco urbano e non un progetto definitivo. Nel messaggio relativo il Municipio ha espresso la sua idea di realizzare nella zona in cui sorge attualmente la “Casa ex-Zoni” un “Café du parc”, idea che ha suscitato perplessità anche nelle commissioni che hanno esaminato il progetto, come si può leggere nel rapporto della Commissione della gestione: “…le soluzioni proposte hanno convinto i commissari, anche se va indicato che alcuni dei contenuti presentati non fanno l’unanimità della Commissione (ad esempio la realizzazione del Café du Parc,…”".

 

Nel suo intervento il consigliere comunale Luca Buzzi , sottolineando che “la casetta ex-Zoni, debitamente sistemata con una spesa nettamente inferiore a quella per il Café, potrebbe addirittura allargare le possibilità previste nel messaggio per il suo utilizzo (incontri ed esposizioni)”, ha proposto tra l’altro al Municipio “di invitare esplicitamente il progettista ad esaminare la possibilità di salvaguardare e quindi integrare nel progetto la casetta ex-Zoni”.

Il consigliere Massimiliano Ay ha invece proposto un emendamento vincolante la salvaguardia della casetta nel futuro progetto.

 

Anche se quest’ultimo non è stato accettato dalla maggioranza dei consiglieri, per il momento non è ancora escluso un’integrazione della casetta nel futuro progetto.

 

"Invece che non pertinenti, pretestuose e fuorvianti argomentazioni - si conclude -, per misurare l’eventuale violazione da parte del Municipio dei suoi compiti di tutela degli interessi comunali e di corretta gestione dei beni comunali, bisogna ritornare alle chiare e dettagliate segnalazioni da noi fatte fin dal ricorso del 25 agosto 2011 e nelle susseguenti repliche e risposte. In particolare prendere in considerazione il valore commerciale dell’immobile che verrebbe demolito, valutabile ad almeno mezzo milione di franchi e la sua mancata utilizzazione e manutenzione".

 

Sulla base di quanto esposto Buzzi e Ay chiedono quindi al Tribunale cantonale amministrativo l’annullamento della decisione del Consiglio di Stato del 5 giugno 2013 e quindi anche quella del Municipio di Bellinzona del 23 maggio 2011.

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