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LUGANO"Le aziende hanno fame di studenti preparati e flessibili"

15.02.13 - 09:10
I primi passi nel mondo del lavoro sono più facili per chi sa cosa vuole
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"Le aziende hanno fame di studenti preparati e flessibili"
I primi passi nel mondo del lavoro sono più facili per chi sa cosa vuole

LUGANO - Laureatosi a settembre dell’anno scorso in Ingegneria Gestionale alla Supsi di Lugano, Tommaso Luvini sta per partire per il Madagascar dove lavorerà come volontario per un periodo di sei mesi. Una scelta che, contrariamente a quanto si possa pensare, non è stata dettata dalla mancanza di opportunità lavorative. "La paura di non trovare lavoro – sottolinea il giovane - non è stata un fattore che mi ha portato alla scelta di partire anzi, già durante l’università ho avuto la possibilità di lavorare per un'azienda ticinese; la spinta verso questa esperienza nel volontariato è venuta da esigenze personali e di sicuro rispecchia le mie aspettative umane e professionali”.

Se oggi il 23enne ha le idee così chiare sul suo futuro, il merito va anche alla lungimiranza della Supsi che da alcuni anni offre la possibilità, a chi lo desidera, di seguire un corso di Pianificazione della carriera professionale e personale.

"È importante cercare di evitare che lo studente disperda le forze – spiega Enrico Rossi,  Responsabile del servizio orientamento della Supsi,– in questa fase delicata di passaggio, il rischio di non vedere e di non sfruttare le molteplici possibilità che offrono le aziende è alto. Noi cerchiamo di mettere lo studente in condizione di giocarsi al 100% le carte disponibili per potersi inserire nel mondo del lavoro e in un’ottica di mobilità: la ricerca non deve essere circoscritta al Ticino”.

Come rispondono gli studenti? Sfruttano l’occasione?
“Sì. L’interesse è molto alto anche perché è un corso che proponiamo solo agli studenti del terzo anno in un momento di pre-tesi, quando incominciano a vedere la fine del loro percorso di formazione e l’entrata nel mondo del lavoro è sempre più vicina”.

Sanno come affrontare il mondo del lavoro?
“Anche se i nostri studenti fanno delle importanti esperienze di stage o lavoro durante il percorso formativo, gli strumenti per affrontare con competenza e consapevolezza il mondo del lavoro, a mio avviso, andrebbero sempre ottimizzati e aggiornati. Riteniamo utile, per esempio, formare i nostri studenti sull'importanza strategica di fare attività di networking nel potenziale ambito lavorativo di interesse e sull'utilizzo  dei nuovi mezzi di comunicazione, come i social network professionali che permettono - se utilizzati seguendo obiettivi di comunicazione chiari volti a valorizzare le proprie competenze ed esperienze - di riuscire a entrare rapidamente in contatto con molteplici realtà professionali. Paradossalmente non sanno quante aziende sono in cerca di loro. Le aziende hanno fame degli studenti, ma si torna sempre allo stesso punto: bisogna essere ben preparati ma anche disposti a muoversi e quindi flessibili”.

Hanno questa elasticità?
“È una forma mentis che si sta consolidando. Negli ultimi 3-4 anni, gli studenti che sono usciti dal Ticino per trovare lavoro sono aumentati, lo vediamo dalle statistiche. Zurigo, Parigi, Berlino, Milano non importa dove, l’importante è maturare eventualmente anche un’esperienza fuori Cantone che, per alcune professioni, dà senza dubbio un valore aggiunto ma attenzione alla scelta: la prima esperienza lavorativa è un grande biglietto da visita, è vero che il primo stipendio fa gola ma è meglio scegliere con cura dove si andrà a lavorare per la prima volta, perché è lì che si acquisiranno le competenze che poi apriranno altre porte in futuro”.

 

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