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PAZZALLOOceano, "Nessuna usura e sproporzione economica"

09.01.13 - 08:30
Noseda, bocciato dalla Corte dei reclami, ricorre
Oceano, "Nessuna usura e sproporzione economica"
Noseda, bocciato dalla Corte dei reclami, ricorre

LUGANO - Il ricorso del procuratore generale John Noseda sui fatti dell'Oceano è stato respinto. A farlo la Corte dei reclami, chiamata a pronunciarsi sull’Operazione Domino al bar Oceano di Lugano-Pazzallo e che ha accolto le tesi della giudice dei provvedimenti coercitivi Claudia Solcà che in settembre non aveva condiviso le misure sostitutive di carcerazione proposte da Noseda nel procedimento penale per usura e promovimento della prostituzione aperto contro i gestori Ulisse e Atenea Albertalli.

In sostanza il procuratore generale aveva motivato l’esistenza dei reati di usura e promovimento della prostituzione sulla presunta sproporzione economica tra la prestazione e il prezzo applicato. La giudice ha però ribattuto che “non si può affermare che le prostitute del bar Oceano si trovano in uno stato di illegalità per il fatto che tutte le prostitute controllate hanno mostrato di avere regolare permesso di dimora quale prostituta, essere autorizzate a svolgere tale attività lucrativa in Svizzera e presenti nel registro tenuto dalla Polizia cantonale.

 

Inoltre, per Solcà non regge neppure il confronto dei prezzi, operato dal procuratore generale, con quelli della struttura “La Residenza” di Lugano-Cassarate: “In questa struttura – puntualizzava la giudice – non vi è infatti pulizia giornaliera e cambio di biancheria quotidiana, servizio di sicurezza 24h/24h con videosorveglianza e pulsante per chiamata d’emergenza nelle camere, struttura bar (prima) ora club privato dove incontrare i clienti”.

 

Noseda, tuttavia, ha deciso di presentare ricorso al Tribunale federale.

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