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Un privato cittadino si oppone al progetto. "Operazioni immobiliari che non hanno nulla a che fare con il prestigio dell’albergo e del parco"
LOCARNO - A pochi giorni dal via libera alla licenza edilizia concessa dal Municipio di Muralto al Grand Hôtel, ecco spuntare il primo ricorso che potrebbe rallentare l'intero iter di rilancio dell'ex prestigioso albergo. Il ricorso è quello di un privato cittadino che a laRegioneTicino ha raccontato i motivi della opposizione, chiarendo sin dall'inizio di non essere contrario al rilancio del Grand Hôtel, ma di rifiutare "operazioni immobiliari che non hanno nulla a che fare con il prestigio dell’albergo e del parco ".
Insomma il privato cittadino dice di agire per "il bene della storica struttura e delle sue adiacenze". "Riteniamo - spiega il ricorrente che preferisce restare nell'anonimato - che la parte di progetto riguardante la ristrutturazione dell’albergo sia valida. Insomma, ci piace e la sosteniamo. Ma molto meno positiva è la parte inerente lo stabile adiacente di 10 piani (di cui 3 sotterranei), che presenta una volumetria e un impatto assolutamente esagerati".
E aggiunge ancora: "Il Piano particolareggiato elaborato per il futuro del comparto dovrebbe proteggere il parco del Grand Hôtel, mentre il 20% circa degli alberi protetti è destinato a sparire. Fra di essi, “grazie” al progettato stabile situato a lato rispetto all’albergo, c’è anche una sequoia di oltre 30 metri e 130 anni di età. La si vada a guardare, stretta nelle altissime modine che raggiungono l’altezza della gronda del Grand Hôtel: si tratta chiaramente di un controsenso. Parlo di impatto e lo faccio a ragion veduta. Una proiezione di quello che sarà lo stabile di residenze secondarie che servirà a sostenere economicamente l’operazione Grand Hôtel illustra un mastodonte che nasconde lo stesso grande albergo alla vista di chi lo volesse osservare dalla Città Vecchia di Locarno. Quando guardiamo certi giganti sul lungolago di Locarno storciamo il naso. Ma la stessa cosa avverrà lì, a Muralto, sul pregiato terreno del Grand Hôtel. Quando effettivamente sorgerà il nuovo stabile, sarà troppo tardi per chiedersi come sia stato possibile".
