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TICINOAl giovedì sera trasgredisco e tiro fino a tardi

09.11.12 - 09:00
Per alcuni è 'il nuovo sabato': il fenomeno si fa strada da alcuni anni e apre nuove prospettive anche per gli esercenti ticinesi
Foto d'archivio (Keystone)
Al giovedì sera trasgredisco e tiro fino a tardi
Per alcuni è 'il nuovo sabato': il fenomeno si fa strada da alcuni anni e apre nuove prospettive anche per gli esercenti ticinesi

LUGANO – Sale la febbre del giovedì sera tra i ticinesi. Soprattutto a Bellinzona e a Lugano dove alcuni locali sono letteralmente presi d’assalto dalle 18 del quarto giorno della settimana.  Si parte con il classico aperitivo, poi la serata si allunga sempre di più, ci si trasferisce in altri bar, in altri pub. A caccia di eventi dal vivo o di cocktail da urlo. “Al giovedì sera – spiega Gianni Morici, organizzatore di eventi – il momento dell’aperitivo si prolunga fino a oltre le 23. È un trend che notiamo da qualche anno a questa parte e che fa bene alla vita mondana ticinese”.  

Piccole follie - E poco importa se il giorno dopo si lavora, la voglia di fare tardi ha il sopravvento. Il popolo del giovedì sera è fatto di impiegati, operai, studenti. Gente che puntualmente al venerdì mattina si presenta in ufficio, in cantiere o in aula. “Magari questa piccola follia la si paga un po’ con la stanchezza sul posto di lavoro o a scuola – sottolinea Maurizio Lucia, proprietario del Living Room di Lugano –, però è un dato di fatto: la gente che esce al giovedì sera è sempre di più”. “La maggior parte di queste persone – aggiunge Morici – sente già l’aria del weekend. Esce di casa pensando che ‘tanto domani è l’ultimo giorno di lavoro’”.

Nuovi guadagni - Il fenomeno apre nuove opportunità di guadagno agli esercenti ticinesi, solitamente abituati a incassare molto nelle serate di venerdì e di sabato. “Al giovedì sera ad esempio si punta molto sulla musica dal vivo”, fa notare Morici. E Lucia ammette: “Si creano eventi interessanti impossibili da organizzare in un weekend. Concerti di nicchia o party molto particolari. Per noi esercenti c’è la possibilità di sbizzarrirsi con chicche d’eccezione, perché la serata infrasettimanale è molto diversa da quella del weekend. C’è una clientela composta da gente che preferisce uscire in una maniera più rilassata, in un contesto che non sia di massa”.

La serata delle libertà - Per Pascal Fara, docente in sociologia alla SUPSI di Manno, il rito del giovedì sera è riconducibile soprattutto a ragioni economiche. “A Milano il maxi aperitivo si fa al mercoledì sera. Perché in Ticino al giovedì? Probabilmente perché è la sera in cui ci sono anche tutti i negozi aperti. Gli esercenti hanno capito che, con tanta gente in giro, poteva funzionare anche un certo tipo di iniziative”.

Voglia di evasione - D’altra parte il fatto di trascorrere serate in compagnia risponde a un preciso bisogno dell’essere umano. “Quello di condividere contatti, momenti di evasione. E l’aperitivo in un certo senso ridefinisce l’idea di cibo. Non è più solo da mangiare, ma è legato al divertimento. Da qui nasce il concetto di nomadismo alimentare, di happy hour. Vai in un bar e ricevi un servizio che non è né uno spuntino né una cena. E la serata si allunga”.

 

 

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