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CANTONEUno sforzo a 360° per far innamorare i giovani del Ticino

31.10.12 - 07:24
Come far tornare competitivo il Cantone a partire dall'imminente stagione invernale? Comunicare è importante ma non è tutto. Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo: "Creare fumo, se non c'è l'arrosto dietro, mi pare un po' poco"
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Uno sforzo a 360° per far innamorare i giovani del Ticino
Come far tornare competitivo il Cantone a partire dall'imminente stagione invernale? Comunicare è importante ma non è tutto. Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo: "Creare fumo, se non c'è l'arrosto dietro, mi pare un po' poco"

LUGANO - L'inverno è alle porte, e gli addetti del settore turistico si preparano alla stagione. Le prospettive a livello svizzero non sono positive. I dati negativi pesano e, come afferma Richard Kämpf, responsabile per il turismo presso la Segreteria di Stato dell'economia, sarà "molto difficile compensare queste perdite".

Con quale animo Ticino Turismo si avvicina all'inverno? Ne abbiamo parlato con il direttore Elia Frapolli. Il quale non si dice particolarmente preoccupato dai dati BAKBASEL, pubblicati martedì, che parlano di un calo dello 0,9% dei pernottamenti nel periodo tra novembre e aprile 2013. "I pernottamenti legati alla tipica stagione invernale svizzera, quindi agli impianti di risalita, sono pochissimi e appena rilevanti".

Turismo invernale - I pernottamenti nella stagione invernale sono circa un terzo di quelli globali, a livello ticinese. A farla da padrone è soprattutto il turismo cittadino, anche quello legato al business. La ragione, spiega il direttore di Ticino Turismo, è semplice. "Il turismo della neve in Ticino è principalmente di giornata, vivendo soprattutto di clientela locale, o del Nord Italia, o di oltre Gottardo se le condizioni meteo sono sfavorevoli negli altri cantoni".

Comunicazione giovane e gioco di squadra - "Gli impianti devono fare una bella comunicazione giovane", veicolata da Internet e dai social media, e riguardante principalmente il mercato interno ticinese. Il trend si sta sviluppando nelle stazioni più grandi, che lavorano già parecchio con i giovani. I quali, tra l'altro, sono anche il pubblico del futuro: "Spingerli a praticarli gli sport invernali vuol dire avere dei clienti a lungo termine". Il turismo della neve, seppure marginale in termini di presenza negli alberghi, è importante per l'indotto che genera nei vari comprensori. Frapolli saluta positivamente la decisione presa dal distretto leventinese, che ha unito le forze con un'offerta globale su tutti gli impianti del territorio. "E' importantissimo fare squadra e non pensare ai particolarismi, soprattutto nel caso degli impianti di piccole dimensioni. Non c'è l'interesse a farsi la guerra".

Marchio Ticino - La sinergia tra i vari attorni in campo è quello che Frapolli auspica, un "Marchio Ticino" sinonimo di qualità e immediatamente riconoscibile, sul modello dell'Alto Adige / Südtirol. Un 'bollino' da affiggere sui prodotti e sulle attività, e non solo sull'offerta turistica. "Aiuta" spiega il direttore di Ticino Turismo "a far passare il concetto di un territorio che è fatto di turismo, ma anche di prodotti della terra, che il turista consuma. Sarà una bella sfida per il Ticino, e penso si stia attivando qualcosa".

Clientela tedesca - Sull'annoso tema della diminuzione della clientela tedesca, Frapolli fa una riflessione sugli ultimi vent'anni. "Una volta eravamo 'il primo Sud', raggiungibile in auto in tempi accettabili. Per i giovani tedeschi, con il low cost e il booking su Internet, 'il primo Sud' è diventato l'Italia o la Spagna. Con lo stesso prezzo della benzina per viaggiare dalla Germania del sud al Ticino volo sulle Baleari, a Maiorca o in Sicilia". Il prodotto Ticino resta attrattivo per chi era abituato a conoscerlo (ovvero dai 40 anni in su), meno per chi ha a portata di mano altre destinazioni a prezzi vantaggiosi. Il calo della metà delle presenze in vent'anni è un dato incontrovertibile. "Su determinati target non siamo competitivi, altrimenti i turisti verrebbero" sottolinea Frapolli.

La comunicazione non è tutto - Si deve quindi investire maggiormente sulla comunicazione per conquistare il nuovo pubblico germanico? Frapolli invita a fare attenzione: "Per comunicare che siamo una destinazione utile anche per loro (i giovani, ndr) dobbiamo avere dei prodotti adatti a questo tipo di target". Il rapporto qualità-prezzo è importantissimo: "E' una catena che va oltre la pura comunicazione. Bisogna fare uno sforzo a 360°, offrendo prodotti e attività attrattive a prezzi adeguati, e con una comunicazione nei giusti canali, e nei giusti modi". Con una metafora che vale più di mille parole: "Creare fumo, se non c'è l'arrosto dietro, mi pare un po' poco".

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