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CANTONEValanga di insulti per il “gender fluid”. Ticino ostile per i Lgbtiq+?

31.08.22 - 06:30
In un anno cento richieste di aiuto presso "Zona Protetta". Marco Coppola: «Processo di accettazione molto lento».
Depositphotos (nito103)
Valanga di insulti per il “gender fluid”. Ticino ostile per i Lgbtiq+?
In un anno cento richieste di aiuto presso "Zona Protetta". Marco Coppola: «Processo di accettazione molto lento».
Pesa l’assenza in Ticino di una vera città cosmopolita. «Sul tema c’è sicuramente maggiore apertura a Zurigo e Berna».

LUGANO - «Oggi lo dai domani lo prendi ..è diventato tutto normale e poi la gente si chiede perché ci sono cambiamenti climatici, terremoti, apocalissi». «Tutte le persone gay che ho conosciuto, sono tutte persone che in qualche modo hanno avuto un' infanzia "disturbata" da persone che li hanno molestati, o iniziati ad altri percorsi sessuali!!».

Questi, sono solo due dei tanti commenti lasciati su Facebook sotto un nostro articolo che trattava la tematica "gender fluid". Moltissimi gli interventi carichi di omofobia, pregiudizi e perfino odio, che ci hanno spinti a chiederci quanto sia realmente accettata la comunità Lgbtiq+ alle nostre latitudini. Un tema conosciuto molto bene da Marco Coppola, Responsabile del progetto Gayticino/MSM dell'Associazione "Zona Protetta", il quale afferma: «Adesso è un po’ più semplice rispetto a prima».

Il percorso da fare è ancora lungo
"Zona Protetta" è un'associazione di Lugano che offre consulenze sulle tematiche della comunità Lgbtiq+: «Nell’arco dell’anno riceviamo circa 100 richieste legate al tema Lgbtq+, di diverso tipo. Le richieste possono essere legate alla salute sessuale, oppure avere a che fare con l’accettazione di sé stessi o da parte della società e degli altri», spiega Marco Coppola. «La mia impressione è che il consenso verso il rispetto e l’inclusione sociale stia aumentando, però è un processo graduale che richiede tempo».

L’accettazione di sè passa inevitabilmente sia per la scuola che per la famiglia. «Per quanto io sappia - ci dice Coppola - l’autodeterminazione della persona, in un contesto scolastico è sempre stato rispettato dalle istituzioni». Diverso invece il discorso per quanto riguarda l’ambito familiare. «Qui la situazione non è sempre così facile. Uno dei motivi è che l’età della consapevolezza dell’identità sessuale, in tutte le sue sfaccettature, è sempre più bassa. Se prima, quindici anni fa, si aggirava attorno ai 20 anni, adesso magari avviene già verso i 14-15 anni. Per quanto riguarda l’identità di genere diversa dal proprio sesso, invece, l’età della consapevolezza si riduce ulteriormente», continua Coppola.

«Fuori dalle grandi città, in piccoli paesi come quelli presenti nel nostro Cantone, può essere più difficile che in altre realtà come Zurigo, Berna o Lucerna. La situazione è più semplice nelle grandi città per il semplice fatto che si è abituati fin da subito a incontrare persone diverse da te. C’è in generale una maggiore apertura ed è anche più facile incontrare persone con un'identità di genere diversa - chiarisce Coppola, aggiungendo che - rimarranno sempre delle fette di popolazione che hanno dei problemi con l'orientamento sessuale altrui».

I motivi all'origine dell'odio 
Nonostante la comunità Lgbtiq+ sia sempre più conosciuta grazie ad attori, cantanti, film e serie tv, sono ancora molte le persone che continuano a condannare un orientamento sessuale diverso dal proprio. «Metà delle persone che disprezzano i membri della comunità Lgbtq+ hanno una “forma di odio interiorizzato” perché sono omosessuali o hanno un’identità di genere differente ma non riescono ad accettarlo e per questo trattano male gli altri, così facendo, sperano di non essere identificati con quel determinato gruppo sociale», chiarisce il Responsabile di progetto.

«L’altra metà sono invece persone che per cultura, per ideologia o assenza di una certa istruzione, aderiscono a un certo estremismo di pensiero. Questi individui hanno un grande problema: il desiderio di prevaricazione verso gli altri, che va ben al di là dell’identità sessuale. Vorrebbero decidere per gli altri ma dobbiamo ricordarci sempre che io posso scegliere se sposarmi oppure no, ma non posso scegliere chi amare», conclude infine Coppola.

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COMMENTI
 

Lorenzo62 1 anno fa su tio
Nella mia vita ho conosciuto e avuto amici omosessuali e amiche lesbiche e anche transgender che vivevano la loro situazione in maniera normale senza sbandierarla ai 4 venti. Ora questi lgbtzxcrsugt+- oltre che a utilizzare sigle assurde che ricordano più il gruppo sanguigno che non un gruppo e arcobaleni disegnati anche sugli slip, devono ostentare la loro situazione facendo il più rumore possibile. Vivete la vostra situazione sereni e senza tanto rumore che vivrete sicuramente meglio.

vulpus 1 anno fa su tio
Risposta a Lorenzo62
Condivido.

Sarà 1 anno fa su tio
Dire che metà di coloro che disprezzano gli omosessuali lo fa per nascondere la propria omosessualità è un'affermazione un po' azzardata. Psicologia spicciola. Tra l'altro non mi sembra che in Ticino ci sia disprezzo per gli omosessuali.

Marta 1 anno fa su tio
Io sono e sarò sempre dalla parte dei bambini i quali hanno diritto alla famiglia, ad un papà e ad una mamma nei termini naturali.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Marta
Ma è chiaro, in pochi anni si vuole stravolgere regole e cultura a favore di qualche squilibrato facendolo passare per la normalità, stiamo attenti che tra un po’ la famiglia tradizionale sarà vista male in quanto non più adeguata ai tempi moderni, poveri noi.

Anna 74 1 anno fa su tio
che schifo

gigipippa 1 anno fa su tio
Non è tanto la persona in se che urta, ma il comportamento. A volte la mancanza di discrezione e modi nel mostrarsi in pubblico che sinceramente è inappropriato per i nostri usi e costumi.

Andy 82 1 anno fa su tio
sono schifato...

F/A-19 1 anno fa su tio
Povera umanità....

MissKirova 1 anno fa su tio
Che ognuno faccia ciò che vuole,ma questa ultima trovata,la trovo ridicola! Capisco gli omosessuali/trangender,ma questi??? Gente in cerca di protagonismo. Nasci con un sesso,talvolta sbagliato,ok,ma questi “fluìd”??? Prossimo step,quelli che non si sentono di far parte degli umani?

ioenontu82 1 anno fa su tio
secondo me spesso sono gli stessi Lgbtq+ che non vogliono integrarsi e far vedere a tutti i costi di esssere diversi... infatti esistono i gay prides ma non mi pare che esistano gli etero prides... e se esistessero sai che bufera mediatica?

koseidon 1 anno fa su tio
io sono per il rispetto di ogni persona, non voglio disprezzare le persone, desidero invece aiutare ogni persona che ha bisogno, non guardo quale idee ha o il colore della sua pelle. Tuttavia se mi domandi cosa ne penso di quello che ha detto Coppola sul gender fluid in questo contributo o in quello precedentemente scritto da un collaboratore di tio sul gender fluid ( ritengo le loro idee delle boiate immense e poi ....prendere le "star" malate di protagonismo come giustificazione a tali idee rende la cosa abbastanza ridicola.

Nandolf 1 anno fa su tio
Vivi e lascia vivere!

marco17 1 anno fa su tio
Siete voi che non tollerate opinioni e comportamenti diversi dai vostri. Voi potete rivendicare il vostro "orgoglio" omossessuale o "gender fluid", ma se qualcuno rivendica il suo orgoglio di essere eterosessuale per voi diventa omofobo, razzista, intollerante. Dovreste almeno avere la consapevolezza di essere una minoranza. Nessuno contesta le vostre scelte sessuali ma non fatene una rivendicazione sociale.

MissKirova 1 anno fa su tio
Risposta a marco17
👏🏼👏🏼👏🏼

Lorenzo62 1 anno fa su tio
Risposta a marco17
👏👏👏👏

Geremia 1 anno fa su tio
Nessun giudizio sulle scelte personali. Ognuno faccia quello che vuole, non mi da fastidio. Osservo quel che accade nella società e dico che la società è allo sbando. Quando si perde il senso non resta che il piacere, che però non soddisfa e richiede sempre di più. Prendiamo il problema droga, che nasce dalla mancanza di senso nella vita. Il piacere che da la droga compensa ma non sostituisce e la necessità del consumo aumenta esponenzialmente. Così è per qualsiasi cosa si faccia per riempire il vuoto lasciato dalla mancanza di senso. Quindi questa proposta non sarà l’ultima. Questa nostra è una società detta del consumo, aggiungo, continuo. Ma mode, mercato, ci offrono infiniti modi per “stordirci” dal mal di vivere insensato. Ecco, non ha senso prendercela con chi fa queste scelte, non è una questione di malessere dovuto a identità di genere. Sta solo cercando di sopravvivere in una società malata che non gli offre senso.

Ganèmia 1 anno fa su tio
Risposta a Geremia
👍

Ganèmia 1 anno fa su tio
Oltre 100 richieste? Ma la piantate di redigere articoli che pongono solo gli estremi? C'è una bella differenza tra conoscere e condividere e piantate di parlare di insulti e ostilità. Ci sono tante persone che hanno altre priorità e valori che sbandierare con chi vogliono dormire! Ogni giorno vedo DISCRIMINAZIONI e GIUDIZI gratuiti e offensivi per chi è figlio di, per chi porta occhiali con lenti spesse, per chi è magro o grasso, per chi non fa parte di tal o tal partito! Queste situazioni sono assurde nel 2022. Chi se ne frega cosa fa la gente a letto quando fuori di casa è improponibile!

Polifemo 1 anno fa su tio
Con tutto il rispetto. Tollerare, accettare, includere, non significa che si condividano certe inclinazioni o preferenze di letto. Chi la pensa così non è omofobo ne tantomeno intollerante… Le barriere si abbattono con il rispetto e senza creare fazioni.

gmogi 1 anno fa su tio
Risposta a Polifemo
Mi aggrego

MissKirova 1 anno fa su tio
Risposta a Polifemo
Giusto.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Polifemo
Concordo, sono dell'opinione che su determinati temi non debba nemmeno esser necessario posizionarsi. Per esempio le scelte amorose degli altri mi lasciano indifferente, semplicemente è una questione privata e non vedo perché debba esser argomento di pubblica discussione.

marco17 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Hai detto tutto: d'accordo al 1000%
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