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Quel febbrone che sta travolgendo il Ticino

CANTONEQuel febbrone che sta travolgendo il Ticino

13.05.22 - 16:19
Il Lugano calcio ha un appuntamento con la storia. Domenica a Berna si gioca la finale di Coppa Svizzera col San Gallo.
Davide Giordano
Quel febbrone che sta travolgendo il Ticino
Il Lugano calcio ha un appuntamento con la storia. Domenica a Berna si gioca la finale di Coppa Svizzera col San Gallo.
Intanto migliaia di appassionati si preparano all'esodo verso la capitale federale. Sulle rive del Ceresio l'adrenalina è alle stelle. Il video per le vie cittadine.

LUGANO - Sale la febbre in vista della finalissima di Coppa Svizzera in programma domenica a Berna. Il Lugano, protagonista anche di un ottimo campionato, se la vedrà con l'ostico San Gallo. Intanto la Svizzera italiana è tappezzata di cartelloni che incitano i bianconeri a riportare l'ambito trofeo in Ticino. A tanti anni di distanza dal 1993, data dell'ultimo exploit. 

Circa 10.000 persone hanno acquistato il biglietto per vedere il match dal vivo al Wankdorf. Intanto, come si nota dal video realizzato da Tio/20Minuti, sulle rive del Ceresio l'adrenalina è alle stelle. Anche tra chi di solito non si interessa di pallone. Il "match della vita" potrà essere seguito anche in Piazza Rezzonico, dove si sta allestendo un maxi schermo.  

Difficile fare pronostici. Il San Gallo ha vinto per l'unica volta la Coppa Svizzera proprio contro una squadra ticinese, il Bellinzona, nel 1969. Lo stesso San Gallo ha tanta voglia di rifarsi dopo essersi visto soffiare il trofeo lo scorso anno dal Lucerna. Se si dà un'occhiata al percorso dei biancoverdi, tuttavia, si nota come la squadra allenata da Zeidler abbia avuto un percorso nettamente più semplice rispetto a quella diretta da Croci-Torti e dal prezioso Cao Ortelli: in questa edizione il San Gallo è arrivato in finale senza avere mai affrontato una squadra di Super League. 

Il Lugano, che nonostante l'assenza pesante di Maric sembra avere ritrovato le sensazioni migliori, invece ha estromesso squadre come lo Young Boys e il Lucerna, e ha dovuto affrontare anche compagini cadette rognose come Xamax e Thun. E poi c'è anche nel caso dei bianconeri una grande voglia di rivalsa. Sì, perché la finale persa nel 2016 contro lo Zurigo, quando in panchina stava lo spettacolare tecnico boemo Zdenek Zeman, è una ferita ancora aperta. Di quelle che meritano di essere ricucite. 

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