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Turisti del tampone, oltre frontiera per risparmiare

CONFINE Turisti del tampone, oltre frontiera per risparmiare

21.10.21 - 11:01
In Germania costa 14 euro, in Italia 15. Ma c'è chi per i ticinesi rialza il prezzo anche del 60 per cento
tipress
Fonte ATS
Turisti del tampone, oltre frontiera per risparmiare
In Germania costa 14 euro, in Italia 15. Ma c'è chi per i ticinesi rialza il prezzo anche del 60 per cento

PONTE TRESA - Dopo il turismo degli acquisti scatta anche il turismo dei tamponi: non pochi svizzeri varcano il confine per effettuare il test Covid, il cui costo dall'11 ottobre non viene più rimborsato dalla Confederazione alle persone asintomatiche.

Gli "sconfinamenti" si registrano da un capo all'altro del paese. Alla frontiera nord non c'è ancora la fila, ma si nota una differenza da quando il tampone è a pagamento, ha spiegato a Radio Pop Marco D'Arca, responsabile di un centro a Costanza. «Abbiamo più clienti svizzeri» racconta.

In Germania il tampone ha un costo fisso di 14 euro. Dopo il test si ottiene un certificato Ue che è valido per 48 ore anche in Svizzera per l'accesso ai ristoranti e ad altre attività, ricorda la radio con sede a Winterthur (ZH).

Lo scarto sembra essere inferiore con le farmacie sul confine italiano. Nella vicina Penisola il costo standard per i tamponi - fissato dallo Stato - è di 15 euro per i residenti. «Chi non dispone di una tessera sanitaria però non beneficia della tariffa unica» spiegano dalla farmacia Zocchi di Lavena Ponte Tresa. Qui il prezzo per gli stranieri è fissato a 25 euro, con un rincaro di oltre il 60 per cento. «I ticinesi? Ne vengono un paio al giorno. Aumentano nel weekend. Rispetto ai prezzi svizzeri, risparmiamo comunque». 

Farmacia che vai, prezzi che trovi. Alla farmacia Porro di Maslianico non si fanno distinzioni tra svizzeri e italiani. «Abbiamo deciso di mantenere per tutti il prezzo calmierato, per non discriminare» spiega il titolare. Considerato il divario con la media in Ticino - dove i prezzi si aggirano sui 40-50 franchi - non stupisce che anche qui ci sia stato «effettivamente un aumento di clienti svizzeri nelle ultime settimane». 

C'è chi varca il confine per fare la spesa, e ne approfitta per testarsi. Ma anche chi sconfina appositamente per rinnovare il certificato. «L’impressione è che diverse persone vengano qui apposta, alcuni ci chiamano prima per informarsi sul costo» conclude il farmacista. 

Chissà che la tendenza possa avere effetti positivi anche in Ticino. Da questa parte del confine alcune farmacie hanno già iniziato a fare sconti: qualcuno propone addirittura delle forme di abbonamento e i clienti pagano, in alcune farmacie, 20 franchi al tampone con un carnet da dieci. Risparmiando il costo della benzina e la coda in dogana.  

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