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«Quei testi sono troppo pesanti? E noi ve li faremo leggere così»

LUGANO«Quei testi sono troppo pesanti? E noi ve li faremo leggere così»

13.10.21 - 10:22
Sei studenti della Supsi raccontano in video gli scritti di Vincenzo Vela, noto scultore di Ligornetto.
Möbius 2021
«Quei testi sono troppo pesanti? E noi ve li faremo leggere così»
Sei studenti della Supsi raccontano in video gli scritti di Vincenzo Vela, noto scultore di Ligornetto.
L'iniziativa è legata alla 25esima edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano in programma il 15 e il 16 ottobre.

LUGANO - Ha scritto testi di rara bellezza. Ma nessuno si metterebbe mai a leggerli. Come rendere dunque fruibili al grande pubblico gli scritti di Vincenzo Vela, scultore e politico di Ligornetto? È la sfida raccolta dagli studenti del Bachelor in Comunicazione visiva del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI nell’ambito del 25esimo Premio Möbius Multimedia Lugano in programma il 15 e il 16 ottobre. Sei i finalisti con opere davvero particolari. 

Il rapporto con Manzoni – Jessica Leonardi ha 21 anni e propone “Il Ventotto novembre 1866 – Il Vela ed il Manzoni”. «Nel mio video racconto del rapporto tra lo scultore ticinese e il noto scrittore italiano, attraverso la scoperta della statua “Gli ultimi giorni di Napoleone I” conservata presso il museo Vela di Ligornetto. Metto in scena la corrispondenza avvenuta realmente tra i due personaggi, intrisa di ammirazione e riconoscimento. Punto sulla suspense».

Le vittime del lavoro – Danijel Cancar (22) ricorda invece “Le Vittime del Lavoro”, riferendosi proprio a una delle opere di Vela. «Una scultura che onora gli operai vittime dello scavo del traforo del San Gottardo. La mia intenzione è stata quella di riprodurre la firma di Vincenzo Vela attraverso l'arte del graffitismo e parallelamente esporre le motivazioni dello scultore nel realizzare questa opera. Una voce fuori campo ci accompagna. Così come suoni e immagini delle ferrovie».

Il rapporto tra padre e figlio – Tocca poi a Tanzin Junden Tashi Tachget Gyalpo, 27enne, presentare il suo “Spartaco e Vincenzo”. Un video che affronta il tema del rapporto tra padre e figlio. «Leggendo una lettera tratta dall’epistolario del Vela si può dedurre come al figlio mancasse il padre Vincenzo, sempre immerso nel suo lavoro. L’argomento in un modo o nell’altro riguarda un po’ tutti noi. A un certo punto appare la scultura funeraria presente al cimitero di Ligornetto e raffigurante lo stesso Vela». 

Il Vela a Lugano – L’artista di Ligornetto ha operato parecchio anche a Lugano. Ce lo ricorda il 21enne Patrick Pirro. «Prendo in considerazione le opere presenti sul lungolago. Il video è stato realizzato con la tecnica dell'hyperlapse utilizzando una GoPro MAX che ha filmato senza interruzioni l'attrice che a piedi percorrerà il tragitto. Saranno inoltre sempre presenti informazioni testuali o grafiche per permettere allo spettatore di orientarsi facilmente. Sarà un emozionante viaggio con la mente».

Uno scultore su TikTok – Shaya Pedrazzi, 21 anni, lancia il suo “Scopri Vincenzo Vela su Tiktok”. «Ho realizzato una serie di 4 video. Ciascuno propone un viaggio all’interno dei documenti del Vela e la scoperta di una statua. Il ritmo delle inquadrature accompagnate dalla musica e la breve durata non fanno stancare o annoiare chi guarda. Inoltre grazie al fatto che ogni video presenta una statua diversa di Vincenzo Vela, si può pensare di andare avanti con questa serie di video fino a presentare tutte le statue».

La fratellanza tra Svizzera e Italia – Tocca poi a Martin Franzé (22) illustrare il suo progetto, dal titolo “Alla scoperta di Vincenzo Vela”. «Presento la fratellanza tra la Svizzera e l'Italia attraverso le opere e le gesta di Vincenzo Vela. Il filmato racconta di un viaggio che inizia da Como, dal monumento dedicato a Garibaldi e termina all'interno del Museo di Ligornetto. Il soggetto del mio video è una ragazza di vent'anni che scopre l'artista, il mio intento è di coinvolgere un pubblico di età compresa tra i 18 e i 25 anni».

Il comunicato ufficiale: una storia lunga 25 anni

La 25esima edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano si svolgerà da venerdì 15 a sabato 16 ottobre presso lo Studio 2 della RSI di Lugano-Besso. Con un antipasto curioso: l’incontro del MöbiusLab Giovani di venerdì mattina previsto alle 11 presso l’Aula Magna del Liceo cantonale di Lugano 1.
Si festeggia il quarto di secolo di questa prestigiosa rassegna dedicata all'innovazione tecnologica al servizio della collettività. E si punta su ospiti davvero importanti. Ad esempio su Mario Botta e Dick Marty, protagonisti del dibattito “Città e democrazia verso il futuro”, in agenda sabato alle 14). Nella mattinata di sabato saranno anche assegnati due premi speciali: a OASI (“digitale e ambiente”, laudatio di Bruno Oberle) e Gain Therapeutics (“digitale e medicina”, laudatio di Mauro Dell’Ambrogio).

I finalisti del Gran Prix Möbius editoria mutante sono:
Fiera Milano – Expoplaza: piattaforma per la virtualizzazione delle manifestazioni fieristiche
Cersaie – Cersaie Digital: piattaforma per il Salone internazionale della Ceramica per l’Architettura e l’Arredobagno
Ated-ICT Ticino – Swiss Virtual Expo: un nuovo format con cui sperimentare e avere visibilità senza confini

I finalisti del Gran Prix Möbius Suisse sono:
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Per la partecipazione in presenza sono richiesti iscrizione e Certificato Covid. L’evento sarà disponibile in diretta streaming su www.moebiuslugano.ch.

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