Cerca e trova immobili
Il Governo ha respinto tutti i ricorsi per l'aeroporto di Agno

LUGANOIl Governo ha respinto tutti i ricorsi per l'aeroporto di Agno

15.09.21 - 12:24
Le cordate che si erano opposte alle decisioni del Municipio di Lugano, potrebbe ancora fare "appello".
Tipress
Il Governo ha respinto tutti i ricorsi per l'aeroporto di Agno
Le cordate che si erano opposte alle decisioni del Municipio di Lugano, potrebbe ancora fare "appello".
Si attendono ora le valutazioni della "Northern" e di "Team Lug".

LUGANO - Il Consiglio di Stato ha risposto picche ai ricorsi presentati contro la prima e la seconda decisione del Municipio di Lugano, in seguito al concorso per il futuro dell’aeroporto di Agno. La decisione è di una settimana fa. In marzo tre delle sei cordate che avevano concorso lo scorso settembre alla “call for interest” si erano opposte alla decisione del Municipio di Lugano. Nonostante il Gruppo di lavoro incaricato di giudicare e scegliere i progetti migliori avesse fatto cadere la propria decisione sul progetto “Amici dell’aeroporto”, la Città alla fine di gennaio di quest’anno aveva sovrapposto una scelta politica. Sono due, aveva comunicato il Municipio, le cordate con cui vorremmo iniziare a trattare. Quella scelta dal Gruppo di lavoro e quella da noi selezionata, ovvero la cordata dell’imprenditore Stefano Artioli. Il capofila dell’altra, “Amici dell’aeroporto”, è l’ex Ceo di Oreal, Sir Owen-Jones. 

Nelle settimane successive, dopo una serie di polemiche per i tempi e le decisioni del Municipio, giunse clamorosa una notizia. Lo stesso esecutivo di Lugano, di fatto ammettendo il pasticcio, propose ai concorrenti di azzerare parte della procedura fin lì adottata. Si riparta, così propose, dall’apertura delle buste contenenti i progetti giunti per il concorso. Si riparta, ha proposto il Municipio con una lettera inviata ai concorrenti lo scorso maggio, dal novembre 2020. Va bene il concorso, vanno bene le cordate che hanno partecipato ma alcune procedure vanno rifatte daccapo. Anche contro questa decisione sono giunti due ricorsi o, meglio, uno dell’avvocato bellinzonese Tuto Rossi in rappresentanza sia della cordata Northern Lights sia del gruppo Team Lug. Quest’ultimo vede alla testa l’avvocato Nicola Brivio con la socia di cordata Raffaella Meledandri. La Northern ha come capofila gli imprenditori Damian Hefti e Andrea Burkhardt.

Riassumendo: i primi ricorsi (di fatto contro il ripescaggio Artioli e le modalità con le quali le comunicazioni sono state date) sono stati presentati da Northern, Team Lug e Skn (un gruppo di imprenditori indiani). La Northern nella sua opposizione ha sostenuto l’annullamento dell’intera procedura: “È un appalto diretto camuffato”. Team Lug ha affermato: “Il Municipio si è comportato come la dea bendata e ha ripescato un altro concorrente”. Gli indiani di Skn: “Siamo stati trattati diversamente, senza alcuna spiegazione”. 

Questo è accaduto in marzo. Due mesi dopo il Municipio ha cercato di rimediare alle “sbavature” della procedura. I ricorsi rischiavano di bloccare tutto e per lungo tempo mentre l’aeroporto già zoppicava da anni. “I ricorsi – ha scritto il Municipio in una lettera inviata ai concorrenti il 20 maggio – comportano potenziali rischi di annullamento della decisione impugnata”. E tenendo conto della possibilità di un ulteriore ricorso al Tribunale cantonale amministrativo, ha deciso di “riprendere la procedura dall’avvenuto inoltro delle candidature, predisponendo le opportune modalità per procedere ad un loro aggiornamento secondo criteri uniformi e ad una ulteriore loro valutazione da parte di un rinnovato gruppo di esperti”. 

Sia ai primi tre ricorsi, sia a quello del 17 giugno della Northern e della Team Lug il governo ha detto “no”. Nel primo caso, sostanzialmente perché nel frattempo il Municipio aveva annullato la decisione revocando integralmente la procedura, quindi i ricorsi, secondo il Consiglio di Stato, sono divenuti “privi di oggetto”. Per la seconda tranche di ricorsi, quelli presentati in giugno, da Northern e Team Lug, in sostanza il Consiglio di Stato dice che le due cordate “non hanno legittimazione ricorsuale”. In ogni caso il Municipio il 20 maggio aveva annullato la procedura messa in atto dall’autunno 2020 alla fine dello scorso gennaio. 

Cosa faranno a questo punto i ricorrenti, soprattutto la Northern e Team Lug, non è dato sapere. Impugneranno la decisione dinanzi al Tribunale cantonale amministrativo? Potrebbe accadere. E quindi, come lo stesso Municipio temeva e scriveva in maggio, i tempi potrebbero ulteriormente allungarsi. Sono diversi i passaggi chiave nei ricorsi di marzo e di giugno. Le possibilità sono quindi diverse. La parola spetta ai capi cordata di Northern e Team Lug e agli avvocati Tuto Rossi e Nicola Brivio. 

Già nei mesi scorsi, a cavallo tra la primavera e l’estate, si erano ventilate possibilità di “fidanzamento” fra alcuni dei gruppi che avevano concorso. Un avvicinamento tra Northern e Team Lug c’è già stato. Cosa succederà tra gli Amici dell’aeroporto e la cordata “Crameri, Mareding, Malgorani e Artioli”? Qualche abboccamento sembra esserci già stato. E chissà che gli accordi possibili fra tutti e quattro i gruppi (la Skn degli indiani parrebbe intenzionata a fermarsi) possano evitare tempi lunghi. E magari anche soluzioni raffazzonate.

Da oggi la redazione di Ticinonline si arricchisce di una nuova firma. È quella di Lillo Alaimo, giornalista di lunga data e direttore del settimanale “Il Caffé”. Durante la sua carriera Lillo Alaimo ha realizzato una serie di inchieste giornalistiche sul malaffare e gli scandali ticinesi.  Nel 2020 la prestigiosa rivista “Schweizer Journalist” -  che ogni anno assegna gli Oscar del mestiere - gli ha conferito un premio per la categoria ‘Local Heroes’ per aver perseguito “il giornalismo investigativo in un contesto tutt’altro che facile”.  Ed è in questa veste che Lillo Alaimo scriverà su Tio, dove regolarmente firmerà inchieste e approfondimenti su fatti della realtà locale. Si inizia con la bocciatura da parte del Governo dei ricorsi sull'aeroporto di Agno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE