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MENDRISIOIl gel ticinese per non "sentire" gli occhi

10.08.21 - 06:00
«Una rivoluzione per il settore dell'oftalmologia», assicurano da Sintetica.
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Il gel ticinese per non "sentire" gli occhi
«Una rivoluzione per il settore dell'oftalmologia», assicurano da Sintetica.
La casa farmaceutica ticinese ha infatti siglato un accordo con gli Stati Uniti per esportare il prodotto. E, ora, punta al mercato mondiale: «Una soddisfazione senza pari»

MENDRISIO - In quanti, stufi di indossare pesanti montature da vista, hanno pensato alla terapia correttiva con il laser, ma non hanno mai avuto il coraggio di fare il passo per paura dell'intervento? In loro soccorso sembra essere arrivato un nuovo preparato, per la precisione un "gel". Si tratta in realtà di un prodotto anestetico, inizialmente prodotto in versione iniettabile. «Una rivoluzione» assicurano i produttori, cioè la casa farmaceutica di Mendrisio, Sintetica.

Il medicamento made in Ticino ha suscitato grande interesse sul mercato statunitense. Tanto che l'azienda di via Penate ha siglato un accordo con Harrow Health, Inc, un'azienda farmaceutica specializzata nell'oftalmologia con sede negli Stati Uniti. L’accordo - ci spiega la dottoressa Elisabetta Donati, Corporate CSO per Sintetica - prevede la concessione dei diritti di commercializzazione e distribuzione negli Stati Uniti e in Canada di "Ampres Gel". Come parte dell'accordo, Sintetica manterrà i diritti per vendere il prodotto nell'Unione Europea e nel resto del mondo.

Cos'ha di particolare questo preparato?
«Si tratta di un gel anestetico per uso oftalmologico in contenitori monouso. In sintesi siamo riuscite a sviluppare un gel stabile e molto efficace, con un principio attivo mai utilizzato per questa via e dotato del miglior profilo di sicurezza tra tutti gli anestetici locali».

Riuscite? Una squadra tutta al femminile?
«Sì, è proprio così. Ed è uno dei miei grandi orgogli, come donna e come scienziata. In Sintetica posso contare su di una squadra composta in gran parte da donne molto competenti, motivate e dotate di un’energia pazzesca. Senza di loro, e dei loro colleghi uomini, questo successo sarebbe stato impossibile».

È davvero un prodotto rivoluzionario? 
«È rivoluzionario nel senso che i medicamenti sinora impiegati in oftalmologia non hanno le caratteristiche idonee per un’agevole somministrazione nell’anestesia oculare. L’interesse che il nostro prodotto ha subito registrato è la prima dimostrazione significativa del valore innovativo di questo medicamento».

Chi potrà giovarne?
«Innanzitutto i pazienti sottoposti a interventi chirurgici agli occhi, e sono milioni in tutto il mondo, in particolare le persone anziane che devono essere sottoposte all’intervento di cataratta. E di conseguenza tutti gli operatori medici chiamati ad eseguire interventi in un’area così sensibile del corpo umano».

Come si arriva a sviluppare un gel anestetico per gli occhi? Qual è il percorso che porta a intraprendere delle ricerche per un prodotto così specifico?
«Qui entriamo nel vasto e affascinante universo della ricerca scientifica. Senza tediare i lettori e le lettrici posso dire che, quello dalla molecola sino al prodotto finito, è un percorso complesso che coniuga sapere, intuizione, sperimentazione, coraggio, ascolto, attesa e tanta, tanta attenzione ai bisogni dei pazienti».

L'accordo con l'azienda americana cosa significa in "soldoni"? Cosa guadagna Sintetica concretamente da questa partnership?
«Diciamo che le cifre sono riservate, ma stiamo comunque parlando di milioni di dollari per il diritto di commercializzare negli USA e in Canada il nostro gel. Altri accordi di questa natura seguiranno con altre aziende nel resto del mondo».

Cos'altro bolle in pentola? Ci sono altre ricerche interessanti?
«Vede, la missione di un Dipartimento degli affari scientifici, come è quello che ho l’onore di dirigere, è quella di cercare sempre nuove terre verso cui spingere la nostra ricerca, la nostra fame di soluzioni sempre migliori e più efficienti per la cura dei pazienti di tutto il mondo. Lo facciamo con ricerche e “scoperte” interamente “nostre”, ma lo facciamo anche individuando soluzioni di utilizzo diverso per princìpi già esistenti. È un lavoro continuo che sovente richiede anni di impegno prima di approdare a esiti così importanti come quello del gel oftalmico. Ma, le assicuro, è di una soddisfazione senza pari».

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COMMENTI
 

Evry 2 anni fa su tio
chissa se va bene anche per riempire i vuoti nel cervello di certe CF... speriamo
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