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CANTONE«Per gli inquilini è un buon momento per tirare sul prezzo»

29.07.21 - 08:32
A Lugano appartamenti sfitti, in media, per due mesi. I padroni di casa non sono contenti
tipress
«Per gli inquilini è un buon momento per tirare sul prezzo»
A Lugano appartamenti sfitti, in media, per due mesi. I padroni di casa non sono contenti
L'associazione di categoria Svit ha messo a confronto i tempi di attesa per affittare un immobile nei vari cantoni.

LUGANO - Quando i padroni di casa rosicano, gli inquilini gongolano. È più o meno quello che sta succedendo in Ticino, a guardare la fotografia scattata dalla Svit. L'associazione di categoria ha messo a confronto i tempi di attesa per affittare un immobile nei vari cantoni.

Il Ticino è ultimo: in media, dall'annuncio "affittasi" alla consegna delle chiavi passano due mesi. A Zurigo 16 giorni, a Berna 18. «E i tempi si dilatano fino a sei mesi se la casa ha meno di tre locali o più di cinque» spiega Giuseppe Arrigoni, presidente di Svit-Ticino.

Tempo medio (in numero di giorni) trascorso dalla pubblicazione di un annuncio alla firma del contratto di affitto:

città20192021
Zurigo2216
Berna2118
Ginevra2222
Lucerna3232
San Gallo4439
Lugano5853

fonte Svit

In alcune località, Chiasso in testa, le cose vanno ancora peggio per i padroni di casa. «Trovare inquilini affidabili è un'impresa quasi disperata - spiega Arrigoni - Nonostante gli sforzi della politica, la gente continua a trasferirsi altrove». Oltre Gottardo o a Lugano, dove comunque lo sfitto è di 53 giorni in media.

Per l'associazione dei fiduciari immobiliari, il Cantone e i Comuni «dovrebbero attivarsi urgentemente per porre argine a un fenomeno che, alla lunga, rischia di nuocere a tutti» aggiunge Arrigoni. «Da anni chiediamo che sia posto un freno alle nuove costruzioni in un momento in cui la domanda di case, in realtà, è in contrazione». A farne le spese «sono soprattutto i piccoli proprietari, che vedono le loro case svalutarsi». 

Ma allora perché i prezzi non scendono? «In realtà scendono, ma le statistiche ancora non lo registrano. Perché le trattative sono riservate. Ma è sicuramente un buon momento per gli inquilini di tirare sul prezzo, complici la pandemia e il boom edilizio» conclude Arrigoni. Gli sconti maggiori si hanno sulle abitazioni piccole (mono e bilocali) che dopo il lockdown sono decisamente passate di moda.

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