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LUGANOOccupazione Vanoni e "la strana telefonata"

04.07.21 - 10:03
Il presidente della Fondazione fu contattato dalla Polizia e invitato a sporgere denuncia a Noranco
tipress
Occupazione Vanoni e "la strana telefonata"
Il presidente della Fondazione fu contattato dalla Polizia e invitato a sporgere denuncia a Noranco
Lo stesso, avrebbe quindi informato Borradori chiedendo spiegazioni. Il sindaco di Lugano era all'oscuro di tutto

LUGANO - È stata la polizia a informare Riccardo Caruso (vicepresidente della Fondazione Vanoni), per informarlo dell'occupazione da parte degli autogestiti dello stabile ex Vanoni (nel giorno dell'abbattimento del Macello) e per invitarlo ad andare a Noranco a sporgere denuncia.

Secondo quanto riferisce il Caffé, Caruso si sarebbe innervosito non riuscendo a comprendere per quale ragione avrebbe dovuto spostarsi a Noranco per un problema sorto a Lugano. Quindi avrebbe telefonato al sindaco, ancora ignaro dell'accaduto: «Ciao Marco, ti disturbo perché la polizia mi ha appena detto che gli autogestiti hanno occupato il nostro stabile. Sarà successo mezz’ora, trequarti d’ora fa. E per andare a fare denuncia, mi dicono di recarmi al posto di polizia di Noranco. Non so perché. Non capisco perché devo andare da Lugano a Noranco per un fatto accaduto qui, in città».

Anche Borradori, in quella circostanza, non sa spiegarsi il perché della denuncia a Noranco. Forse perché il coordinamento della polizia, cantonale e comunale, quel giorno aveva lì il proprio centro.

In sostanza, il sindaco di Lugano viene a conoscenza dell’occupazione del Vanoni dal vicepresidente della Fondazione. Immediatamente dopo viene informato anche dalla capo Dicastero sicurezza e spazi urbani, Karin Valenzano Rossi, e quasi contemporaneamente dal capo area operativa della polizia comunale di Lugano, Mauro Maggiulli.

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