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LOCARNODall'Eoc una maxi-offerta per la clinica

09.05.21 - 09:27
Quasi 8 milioni di franchi per la Santa Chiara di Locarno: le cifre riferite dal Caffè
tipress
Dall'Eoc una maxi-offerta per la clinica
Quasi 8 milioni di franchi per la Santa Chiara di Locarno: le cifre riferite dal Caffè
Confermata intanto la chiusura del domenicale. Verrà lanciato un nuovo prodotto

LOCARNO - Ancora numeri sulla clinica Santa Chiara di Locarno. E numeri più alti di quelli usciti finora. A fornirli, nella sua edizione odierna, è il domenicale il Caffè. 

Sette milioni e settecentomila franchi: è l'offerta presentata dall'Ente ospedaliero cantonale per rilevare la clinica locarnese, piegata da un bilancio in rosso e dalla crisi del Covid, con ritardi nei pagamenti delle prestazioni da parte del Cantone. Nelle scorse settimane diversi gruppi privati si sono fatti avanti, per acquistare la struttura su cui - come riferito sempre dal domenicale - grava anche un'ipoteca di circa 17 milioni di franchi. 

Tra gli interessati la clinica Moncucco, lo Swiss Medical Network (proprietario dell'Ars Medica di Gravesano), ma anche la catena dei Centri Medici: il patron Antonio Bernasconi ha confermato al Caffè che presenterà un'offerta per l'assemblea degli azionisti fissata al 14 maggio. 

La notizia dei 7,7 milioni di franchi però scompagina le carte. Finora, le cifre ventilate dalla stampa si aggiravano attorno ai 3-4 milioni, massimo 5. Lo stesso direttore generale dell'Ente, Glauco Martinetti, alla Rsi aveva dichiarato che l'offerta cantonale sarebbe stata «in quell'ordine di grandezza». Invece è circa il doppio, stando alle indiscrezioni. Basterà a sbaragliare la concorrenza? Lo decideranno i proprietari della Santa Chiara, un'associazione di medici che si riunirà venerdì prossimo. 

Il Caffè chiude i battenti dopo 27 anni

E a proposito di concorrenza. Nell'edizione odierna del Caffè è arrivata la conferma ufficiale di quanto riferito nei giorni scorsi da Le Temps, ossia che il domenicale chiuderà i battenti questa estate. Il gruppo Corriere del Ticino ha deciso che il numero del 4 luglio sarà l'ultimo. 

Fondato nel 1994 dall'attuale direttore Lillo Alaimo e dall'editore Rezzonico, il Caffè si è affermato negli anni come il principale domenicale della Svizzera italiana. Contraddistinto da una linea investigativa e indipendente, è noto per le sue inchieste (lo scandalo "Ticinogate", il caso Sant'Anna) e per le battaglie per la libertà di stampa, anche in sede processuale.

Venduto nel 2017 da Rezzonico al gruppo Corriere del Ticino, il domenicale cesserà le pubblicazioni in concomitanza con il pensionamento dello storico direttore e fondatore Alaimo. In una nota l'editore precisa che i giornalisti verranno trasferiti nella redazione di Muzzano del Cdt, dove verrà prodotto un nuovo domenicale. La testata si chiamerà "La Domenica" e sarà guidata dal direttore del Corriere, Paride Pelli.  

 

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