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CANTONELa sfida lanciata agli artisti, ogni spazio può fare museo

06.05.21 - 06:03
Adriana Bock Schmitt impegnata a promuovere gli artisti del nostro cantone attraverso il progetto creattivati.ch
ADRIANA BOCK SCHMITT
La sfida lanciata agli artisti, ogni spazio può fare museo
Adriana Bock Schmitt impegnata a promuovere gli artisti del nostro cantone attraverso il progetto creattivati.ch

LUGANO - L’associazione culturale no profit creattivati.ch si propone di raccogliere i profili degli artisti di professione della Svizzera italiana e si impegna in progetti promozionali e curatoriali, guardando oltre i confini geografici per creare sinergie internazionali che vadano a beneficio degli artisti. Ne abbiamo parlato con la sua fondatrice, Adriana Bock Schmitt. 

Come è nato il progetto creattivati.ch? 
«Si è sviluppato nell’ambito della mia tesi per il conseguimento del master in management culturale. Nel 2016 è diventato una piattaforma web nella quale ritrovare tutti gli artisti professionisti della Svizzera italiana nelle differenti categorie d’arte. Il suo obiettivo iniziale era quello di poter far conoscere al territorio chi crea - cosa realizza - dove si trova, attraverso un database sempre aggiornato. Una sorta di elenco telefonico artistico modernizzato».

Poi la piattaforma si è ulteriormente sviluppata.
«Sì, negli anni mi è stata data la possibilità di esporre in spazi non destinati prettamente alla promozione di artisti, ma che hanno permesso a Creattivati di far conoscere i propri artisti anche in luoghi fisici. A fine 2019 ho iniziato a collaborare con Annalisa d’Apice, architetto e curatrice d’arte contemporanea; insieme abbiamo portato avanti la programmazione di mostre e progetti diffusi sul territorio ticinese fino a evolverci, diventando un’associazione culturale no profit». 

Come vorrebbe che si sviluppasse il progetto nei prossimi anni?
«Creattivati è una macchina sempre in funzione e ci auguriamo di continuare con costanza a proporre progetti d’arte e di performance sul territorio. In futuro, vorrei inoltre che creattivati.ch disponesse di un proprio spazio per permettere agli artisti di lavorare e di scambiarsi idee: un luogo di contaminazione artistica per far nascere progetti non solo ticinesi, magari istituendo residenze annuali per artisti e avviando progetti multidisciplinari». 

Come si entra a far parte di creattivati?
«Sul nostro sito si trovano tutte le informazioni per iscriversi e salire a bordo di creattivati.ch. Il progetto è particolarmente inclusivo, ci rivolgiamo ad “artisti di professione”, che abbiano una continuità nella produzione artistica».

Quanto è facile esporsi nel nostro territorio in quanto artista?
«Se ci si concentra sugli spazi museali, è evidente che non ce ne sono molti. Se invece consideriamo gli spazi urbani, crediamo che vi siano molte più possibilità. Forse è ancora diffusa l’idea secondo cui gli interventi in luoghi non di “prestigio” conferiscano meno merito agli artisti. È il contrario: questi diventano una sfida per far riconoscere il proprio apporto artistico». 

Quanti sono gli artisti di professione nella Svizzera italiana?
«Ce ne sono tanti… ma non sono mai troppi. Si tratta di un lavoro di grande dedizione e soprattutto complesso, volendo rimanere in una realtà così contenuta come il nostro cantone. Chi intraprende questa strada fa una scelta coraggiosa che segue un processo di crescita e di convinzione». 

Che consiglio dà a chi vorrebbe intraprendere questa strada?
«Certamente il primo passo consiste nell’essere informati su cosa succede sul territorio in questo ambito. Quindi seguire le attività di istituzioni, associazioni, musei».

«Manca un "sistema" che coordini l'offerta»
«In Ticino i luoghi giovani dedicati all’arte sono molti. Ciascuna città presenta spazi potenzialmente espositivi» afferma Adriana Bock Schmitt. «Forse un aspetto da migliorare è una maggiore coordinazione tra queste realtà, al giorno d’oggi non esiste un “sistema” che le leghi, per garantire una programmazione e una promozione coordinata degli artisti. Per quanto ci riguarda, cerchiamo sempre di sperimentare, organizzando mostre anche in spazi che non sono propriamente espositivi: a seconda del progetto decidiamo dove collocare le opere degli artisti. Nel 2020, nonostante le difficoltà del periodo, abbiamo curato esposizioni alla Filanda di Mendrisio, alla Banca Raiffeisen di Rancate e al Quartiere Maghetti di Lugano, all’interno di uno spazio lasciato libero da un negozio, oltre alla mostra ‘en plein air’ organizzata nel Piazzale Alla Valle di Mendrisio, coinvolgendo ben 25 artisti della Svizzera italiana».

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